L'Uganda aumenta la pressione: il leader dell'opposizione Kizza Besigye minaccia di morire in custodia
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Tuttavia, quando la scorsa settimana l'uomo, ormai 68enne, è stato spinto su una sedia a rotelle in un'aula di tribunale nella capitale ugandese Kampala, completamente emaciato, scarno e trascurato, perfino i medici del carcere hanno avvertito che aveva urgente bisogno di cure mediche. "Ci sono solo due modi in cui Besigye lascerà la prigione", ha minacciato Muhoozi Kainerugaba, capo dell'esercito ugandese e figlio del presidente Yoweri Museveni: "in una bara dopo che lo avremo impiccato, o in ginocchio quando implorerà pietà".
Kizza Besigye e Yoweri Museveni hanno una lunga storia. Negli anni '80, Besigye, medico qualificato, si unì all'organizzazione ribelle ugandese NRA (National Resistance Army) sotto la guida dell'allora giovane leader della guerriglia Museveni. Besigye divenne il medico personale di Museveni e ricoprì il grado militare di colonnello. Quando Museveni prese il potere in Uganda nel 1986, Besigye divenne Ministro degli Interni. Ma poi i due litigarono.
Nella sua vita privata, Museveni aveva chiesto la mano di Winnie Byanyima, una bellissima figlia proveniente da una famiglia influente. Ma suo padre era contrario e lei sposò Besiyge. Oggi Byanyima è segretaria generale dell'agenzia delle Nazioni Unite contro l'AIDS Unaids e un'influente femminista in tutta l'Africa.
Dal punto di vista politico, Besigye si ribellò a Museveni e si candidò contro di lui per la prima volta alle elezioni del 2001. Da allora i due ex compagni sono diventati nemici giurati. Durante il suo mandato come candidato principale del partito FDC (Forum for Democratic Change), Besigye è stato arrestato così tante volte negli ultimi decenni che è difficile tenerne il conto. Che si tratti di “tradimento”, “terrorismo”, “possesso illegale di armi” o “fondazione di una ribellione”, è già stato accusato più volte. Veniva sempre rilasciato, si nascondeva in esilio per un po' e poi ricominciava a riemergere.
A quanto pare aveva pianificato di farlo di nuovo, dato che all'inizio dell'anno prossimo in Uganda si terranno le elezioni. Ma ora Besigye si trova in un carcere di massima sicurezza. A novembre, il leader dell'opposizione è stato rapito in Kenya e portato con la forza in Uganda. Alla fine di gennaio dovette rispondere davanti a un tribunale militare per alto tradimento, reato che prevedeva la pena di morte. Secondo l'accusa, avrebbe pianificato una cospirazione contro Museveni insieme ad altri oppositori del regime in Kenya, Svizzera e Grecia. Circolano registrazioni audio in cui Besigye parla delle consegne di armi. Una trappola dei servizi segreti?
Gli avvocati difensori di Besigye hanno insistito sul fatto che, in quanto civile (dopotutto, aveva ufficialmente lasciato l'esercito 25 anni prima), non avrebbe dovuto essere portato davanti a un tribunale militare. Per protestare iniziò uno sciopero della fame. La corte suprema dell'Uganda ha ora stabilito che dovrà comparire davanti a un tribunale civile. Almeno dalla settimana scorsa ha ricominciato a mangiare. Ma sua moglie Byanyima teme che possa morire in prigione.
taz