L'intelligenza artificiale renderà schiavi gli esseri umani

GIJÓN (EFE).— Il filosofo e saggista tedesco di origine sudcoreana Byung-Chul Han riconosce che l'intelligenza artificiale può essere uno strumento utile in alcuni campi della conoscenza, ma avverte anche che "prima o poi schiavizzerà l'umanità".
Il vincitore del Premio Principessa delle Asturie 2025 per la Comunicazione e le Scienze Umane, che riceverà il premio domani, venerdì, ha partecipato ieri a un incontro con gli studenti, durante il quale ha dichiarato di non essere contrario ai cellulari o alle tecnologie digitali, purché vengano utilizzati correttamente.
"Il problema sorge quando i ruoli si invertono e invece di usare la tecnologia per quello che è, uno strumento, usa noi e ci rende schiavi", ha osservato.
Ha ricordato che durante la Rivoluzione industriale, a metà del XVIII secolo, furono create macchine che semplificarono i processi di produzione, ma allo stesso tempo gli esseri umani "divennero schiavi delle loro invenzioni".
"Dobbiamo stare molto attenti a non cadere nella schiavitù della tecnologia, e oggi ci troviamo di fronte all'intelligenza artificiale, che ci stregherà, ci renderà schiavi e controllerà le nostre vite", ha aggiunto.
Ha criticato l'istruzione impartita nelle scuole, che ha descritto come "imprese neoliberiste in cui gli studenti sono clienti e gli insegnanti sono venditori".
Ha anche raccomandato agli studenti che lo ascoltavano di saltare le lezioni e di dedicarsi alla contemplazione del mondo che li circondava, il che "è molto più utile".
Egli sosteneva il recupero dell'essenziale "spirito contemplativo" dell'essere umano, vanificato da un sistema orientato alla produttività e all'individualismo, basato su un falso concetto di libertà.
A colpo d'occhio
Causa della malattia
Byung-Chul Han ha avvertito che il sistema individualista "sta creando molte malattie neurologiche, come la depressione, ed è lo stesso sistema che le privatizza e le medicalizza, anche se una politica di riposo sociale potrebbe funzionare, ma solo se questo tipo di società venisse abbandonato".
Sono “bestiame”
"I politici sono diventati bestiame al servizio del potere", ha affermato.
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