Autostrada A69: un cantiere al centro di una vicenda giudiziaria ricca di colpi di scena
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L'autorizzazione ambientale per la costruzione dell'autostrada A69, che collegherà Tolosa a Castres, è stata rilasciata conformemente alla legge? Giovedì 27 febbraio i tribunali amministrativi si pronunceranno sulla legittimità del decreto firmato il 1° marzo 2023.
Se il tribunale amministrativo di Tolosa annulla questa ordinanza, i lavori saranno sospesi in attesa di una probabile udienza di appello. Una decisione del genere sarebbe senza precedenti per un progetto stradale di questa portata in Francia e aprirebbe un nuovo capitolo nella battaglia legale condotta dagli oppositori del progetto per due anni.
► Luglio 2018: dichiarazione di pubblica utilitàNel luglio 2018, il governo di Édouard Philippe ha dichiarato di pubblica utilità la costruzione del collegamento autostradale tra Castres e Verfeil, lungo una cinquantina di chilometri.
Quattro anni dopo, nell'aprile 2022, il Primo Ministro Jean Castex ha approvato il contratto di concessione dell'A69 con la società Atosca. Il decreto prevede che la controllata del gruppo NGE garantisca la costruzione e la manutenzione dell'autostrada, nonché la gestione del futuro pedaggio.
► Marzo 2023: inizio lavori e primo atto legaleLa costruzione dell'A69 inizierà a marzo 2023. A quel punto, un'associazione ambientalista farà ricorso al giudice d'urgenza del Consiglio di Stato per sospendere l'abbattimento degli alberi sul percorso della futura autostrada.
Tuttavia, poiché non sono previsti nuovi tagli prima di settembre, la Corte amministrativa suprema ritiene che questa richiesta non sia urgente e la respinge.
► Giugno 2023: appello di una decina di associazioniA giugno, una decina di associazioni e sindacati, tra cui France Nature Environnement, Friends of the Earth e la Confédération paysanne, hanno presentato ricorso al tribunale amministrativo di Tolosa contro le autorizzazioni ambientali che autorizzavano l'esecuzione dei lavori.
I ricorrenti presentano un'ingiunzione provvisoria per sospendere i lavori, in modo che possano essere interrotti in attesa della sentenza di merito, al fine di "evitare danni irreversibili all'ambiente" .
Dopo aver esaminato circa 12.000 pagine del fascicolo, il giudice d'urgenza ha respinto la richiesta di sospensione dei lavori. Dopo questo fallimento, gli oppositori dell'A69 si rivolsero al Consiglio di Stato, che prese la stessa decisione.
► Aprile 2024: denunce penali depositateIn attesa della sentenza del tribunale amministrativo di Tolosa sul merito, le associazioni si rivolgono alla giustizia penale nell'aprile 2024. France Nature Environnement, Friends of the Earth e Eau Secours 31 hanno presentato una denuncia contro Atosca accusandola di aver scaricato acque inquinate in natura.
Il collettivo La Voie est libre ha annunciato che presenterà una segnalazione alla Procura finanziaria nazionale, mettendo in discussione la legalità della struttura finanziaria del progetto.
► Giugno 2024: la durata della concessione mirataNel giugno 2024, tre associazioni hanno avviato un nuovo procedimento presso il Consiglio di Stato. Il suo obiettivo? Annullare il contratto tra lo Stato e il concessionario che, a suo dire, ha una durata troppo lunga. Secondo quanto sostiene il loro avvocato, una clausola prevede che Atosca gestirà la A69 per 55 anni, rispetto ai soliti 25-30 anni.
► Agosto 2024: denuncia contro il sindaco di Maurens-ScopontIn estate proseguono i lavori sulla futura A69, ma gli oppositori continuano a cercare di fermarli a tutti i costi. La Via è libera e gli Amici della Terra Midi-Pirenei hanno annunciato che presenteranno una denuncia penale contro il sindaco di Maurens-Scopont, accusandolo di aver usato la sua influenza per modificare il tracciato della futura autostrada.
► Novembre 2024: udienza di meritoA fine novembre 2024, pochi giorni prima dell'udienza di merito presso il tribunale amministrativo di Tolosa, la procedura subì una vera e propria svolta negativa. La relatrice pubblica Mona Rousseau presenta la sua relazione, sostenendo l'annullamento totale dell'ordinanza che autorizza i lavori.
Il magistrato, incaricato di fornire un'analisi indipendente della controversia, contesta il carattere imperativo e prevalente dell'interesse pubblico del progetto, ritenendo "eccessivo" parlare di una situazione di isolamento per il settore Castres-Mazamet.
Questo principio giuridico è al centro dell'autorizzazione ambientale ottenuta dal concessionario per poter costruire l'autostrada: senza un interesse pubblico di primaria importanza, Atosca non avrebbe il diritto di derogare alla normativa ambientale sulle specie e sugli habitat protetti .
► Febbraio 2025: seconda udienza al tribunale amministrativoSebbene il tribunale amministrativo di Tolosa avrebbe dovuto pronunciarsi sulla legittimità – o meno – dell’ordinanza che autorizzava i lavori sull’A69 nei giorni successivi all’udienza del 25 novembre, ha infine riaperto l’inchiesta dopo l’aggiunta di nuovi documenti al fascicolo. Pur consentendo al lavoro di proseguire.
Il 18 febbraio si è infine tenuta una seconda udienza sul merito. La relatrice pubblica ha ribadito le sue conclusioni a favore dell'interruzione dei lavori. I giudici hanno riservato la decisione al 27 febbraio.
La Croıx