Anche dopo la morte, Jeffrey Epstein torna a perseguitare Donald Trump e il movimento MAGA
Oltreoceano, le teorie cospirazioniste più sfrenate tornano a girare intorno al caso Jeffrey Epstein, dal nome del famigerato finanziere accusato di traffico sessuale e molestie su minori, trovato morto in carcere nel 2019. Un dato sufficiente a spaccare i sostenitori di Donald Trump, che non sanno più a chi rivolgersi, sottolinea la stampa americana.
Quasi nulla sta andando bene all'interno del movimento MAGA ("Make America Great Again"), che unisce i sostenitori di Donald Trump. "Nelle ultime settimane, i sostenitori dell'inquilino della Casa Bianca si sono già scontrati sulla sua importante proposta di bilancio, sugli attacchi militari agli impianti nucleari iraniani e sulle sue politiche anti-immigrazione". osserva il sito web Politico . Ma nulla sembra dividere i sostenitori di Trump più del famigerato scandalo Epstein, che prende il nome dal finanziere Jeffrey Epstein, trovato morto nella sua cella nell'agosto 2019 prima di essere processato per traffico sessuale di minori.
Durante la sua campagna elettorale, Donald Trump aveva effettivamente promesso di rendere pubblici i "file Epstein", al centro di teorie cospirative sempre più bizzarre da diversi anni. Tuttavia, il 7 luglio, il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha finalmente pubblicato un breve memorandum, concludendo che non vi erano prove che Jeffrey Epstein avesse ricattato personaggi influenti coinvolti nella sua rete di sfruttamento sessuale di adolescenti, e confermando la teoria del suicidio in carcere.
Tuttavia, sottolinea Politico, queste conclusioni “vanno contro le numerose teorie del complotto”, molte delle quali sono state
Courrier International
