Il partito del Primo Ministro portoghese vince le elezioni anticipate ma non raggiunge la maggioranza

Il partito di centro-destra Alleanza Democratica al governo in Portogallo ha vinto le elezioni parlamentari anticipate, le terze in pochi anni, senza però raggiungere la maggioranza.
Il suo leader Luís Montenegro ha promesso ai suoi sostenitori di "stimolare gli investimenti" e di "garantire prosperità e giustizia sociale".
Il leader socialista Pedro Nuno Santos ha annunciato le sue dimissioni dopo che il suo partito si è classificato al secondo posto e ha perso così tanti seggi da ritrovarsi testa a testa con l'estrema destra di Chega, un partito relativamente nuovo.
I socialisti potrebbero addirittura sorpassare Chega se i risultati degli elettori all'estero, che impiegano qualche giorno per arrivare, rispecchiassero quelli delle elezioni dell'anno scorso, quando due dei quattro seggi andarono a Chega e uno ai socialisti.
Il leader di Chega, André Ventura, ha dichiarato che il risultato "storico" ha segnato la fine del predominio bipartitico in Portogallo.
La sua campagna si era concentrata sui temi dell'immigrazione e della corruzione, e Chega è stato probabilmente aiutato dal fatto che sia questa elezione che quelle precedenti erano state innescate da scandali che coinvolgevano l'attuale primo ministro.
Montenegro, nel suo discorso ai sostenitori, ha ringraziato sia la sua famiglia sia la "famiglia politica" che lo ha difeso dagli attacchi relativi ad accordi conclusi con un'azienda da lui fondata prima di diventare leader del partito e che ora è di proprietà dei suoi figli.
Questa è stata la controversia che ha scatenato le elezioni, dopo che il governo ha perso il voto di fiducia.
Nel frattempo, Santos, nel suo discorso di commiato, ha ribadito la sua opinione secondo cui il Montenegro non è adatto a ricoprire la carica di primo ministro, suggerendo al Partito Socialista di non lasciar cadere la questione.
BBC