Amundi, nei mercati emergenti calano i bond verdi e sostenibili, ma le prospettive sono solide


Nel 2024 l’emissione globale di obbligazioni Green Social, Sustainability e Sustainability-Linked (GSSB), ha raggiunto il livello record di oltre 1.000 miliardi di dollari su base lorda, con un aumento del 3% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, nei mercati emergenti le vendite di obbligazioni GSSS sono diminuite del 14% su base annua. Gran parte di questo calo è attribuibile alla riduzione delle emissioni in Cina, dove gli emittenti locali si sono orientati verso le obbligazioni tradizionali sul mercato onshore. È quanto emerge dalla settima edizione dell’Emerging Market Green Bonds Report presentato dall’asset manager Amundi e e IFC, entità del gruppo Banca Mondiale.
Stando a quanto si apprende dal documento, un altro fattore alla base della flessione del mercato è stata la contrazione del 23% delle emissioni complessive di titoli a reddito fisso nei mercati emergenti al di fuori della Cina, in un contesto di rallentamento della crescita economica in Asia e in Europa. Ciononostante, la penetrazione delle obbligazioni GSSS ha superato il 5% nei mercati emergenti al di fuori della Cina, un nuovo record che supera i tassi registrati in Cina e nei mercati sviluppati.
Nel lungo periodo, si legge nel rapporto, le prospettive per le obbligazioni GSSS nei mercati emergenti continuano a essere solide. Gli investimenti annuali in energia pulita, che garantiscono maggiore efficienza e sicurezza dell’approvvigionamento, sono destinati a raddoppiare nei prossimi anni. Questa crescita sarà probabilmente sostenuta da un settore delle energie rinnovabili sempre più competitivo e da impegni ambiziosi da parte delle istituzioni multilaterali.
“Il mercato delle obbligazioni GSSS sta sperimentando una significativa diversificazione” ha dichiarato Yerlan Syzdykov, Global Head of Emerging Markets di Amundi. “Sebbene i green bond abbiano a lungo dominato l’emissione di obbligazioni dei mercati emergenti GSSS, si sta assistendo a un crescente spostamento verso i sustainability bond. Questa tendenza è particolarmente marcata tra le istituzioni multilaterali e, più in generale, tra gli emittenti al di fuori della Cina che cercano la flessibilità dei sustainability bond per finanziare progetti sia ambientali che sociali”.
Al momento della stesura del documento, ad aprile 2025, è evidente il livello di incertezza dell’economia globale, che rende difficile prevedere l’emissione a breve termine di GSSS bond nei mercati emergenti. Ad ogni modo, stando a quanto si legge nel documento, sono ancora evidenti i fattori trainanti del mercato, come la probabile ripresa di nuove emissioni per rifinanziare circa 330 miliardi di dollari di obbligazioni. che stanno per giungere a scadenza nei prossimi tre anni. D’altro canto, tre fattori potrebbero frenare i collocamenti di nuove obbligazioni GSSS: la crescita economica globale più debole, i recenti cambiamenti normativi in Europa e il sentiment negativo degli investitori in ambito ESG.
L’analisi ha mostrato che nel 2024 l’emissione globale di obbligazioni GSSS ha raggiunto il livello record di oltre 1.000 miliardi di dollari su base lorda, con un aumento del 3% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, la quota di questa asset class sul totale delle emissioni a reddito fisso è scesa al 2,2% nel 2024 dal 2,5% dell’anno precedente. Il dato rimane comunque ben al di sopra dello 0,6% registrato nel 2018.
Nel 2024 l’emissione globale di obbligazioni GSSS ha raggiunto il record storico di 1.000 miliardi di dollari

Nei mercati emergenti le vendite di obbligazioni GSSS sono diminuite del 14% su base annua. Gran parte di questo calo è attribuibile alla riduzione delle emissioni in Cina, dove gli emittenti locali si sono orientati verso le obbligazioni tradizionali sul mercato onshore. Un altro fattore alla base della flessione del mercato è stata la contrazione del 23% delle emissioni complessive di titoli a reddito fisso nei mercati emergenti al di fuori della Cina, in un contesto di rallentamento della crescita economica in Asia e in Europa. Ciononostante, la penetrazione delle obbligazioni GSSS ha superato il 5% nei mercati emergenti al di fuori della Cina, un nuovo record che supera i tassi registrati in Cina e nei mercati sviluppati.
Dal punto di vista dei prezzi, il cosiddetto premio green o “greenium”, uno sconto sul rendimento per gli emittenti di obbligazioni GSSS, si è più che dimezzato, passando da 2,5 punti base nel 2023 a 1,2 punti base nel 2024, secondo i calcoli di Amundi. Per i mercati emergenti, invece, il greenium è praticamente scomparso nel 2024, in quanto l’offerta, per questo tipo di asset class, ha raggiunto la domanda.
L‘emissione cumulativa globale di obbligazioni GSSS tra il 2018 e il 2024 ha raggiunto circa 5.100 miliardi di dollari. In questo arco di tempo, il contributo degli emittenti dei mercati emergenti è stato di circa 800 miliardi di dollari, pari al 16%. Uno dei fattori chiave alla base di questa crescita è la transizione energetica dalla produzione di energia basata sul carbonio a forme o tecnologie energetiche alternative più pulite.
Gli investimenti in energia pulita nei mercati emergenti sono aumentati di oltre il 70% dal 2018, con la Cina che da sola ha registrato un aumento del 170%. Anche l’interesse degli investitori si è notevolmente intensificato. I fondi sostenibili hanno raggiunto i 3.600 miliardi di dollari di asset in gestione nel 2024, in aumento rispetto ai 1.400 miliardi del 2018, con un aumento delle allocazioni in titoli a reddito fisso nei portafogli di investimento pari al 22%. Inoltre, secondo l’OCSE, dal 2016 al 2022 le istituzioni multilaterali hanno destinato 238 miliardi di dollari di finanziamenti per il clima ai mercati emergenti.
Dopo fine della pandemia da COVID-19, la domanda di finanziamenti per l’assistenza sanitaria si è progressivamente contratta, determinando una stabilizzazione delle vendite di social bond. Questa asset class rappresenta il 6% dell’emissione complessiva di obbligazioni GSSS nei mercati emergenti tra il 2022 e il 2024. Al contrario, le obbligazioni legate alla sostenibilità hanno registrato un forte calo. Ciò potrebbe riflettere le crescenti critiche rivolte alle loro carenze in termini progettuali e alle strutture sanzionatorie poco efficaci, che non incentivano adeguatamente gli emittenti a rispettare gli obiettivi di sostenibilità fissati nei termini di emissione.
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