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Borse europee contrastate, oro su nuovi record. Milano la migliore con Stellantis

Borse europee contrastate, oro su nuovi record. Milano la migliore con Stellantis

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Le Borse europee viaggiano all'insegna della cautela, mentre gli investitori continuano a valutare i dazi imposti da Donald Trump. Tariffe a cui presto potrebbe aggiungersi la “stangata” sui chip, con aliquote per il 100%. Così, in scia anche alla chiusura contrastata di Wall Street, si muovono in timido rialzo il FTSE MIB di Milano, come Parigi (CAC 40 ) e Amsterdam (AEX ), mentre resta indietro Francoforte (DAX 30 ).

Nel frattempo, anche l'Asia è contrastata con il Nikkei di Tokyo che però svetta e mette a segno guadagni per l'1,7%. In una giornata senza particolari dati macro in calendario, a tenere banco sono ancora le tensioni commerciali, con le tariffe che, secondo quanto dichiarato ieri in un'intervista dal segretario al Commercio Usa Howard Lutnick, dovrebbero portare nelle casse statunitensi circa 50 miliardi di dollari al mese. Mentre l'automotive sta già scontando un impatto di 12 miliardi di dollari, in base alle stime del Wsj, anche il comparto dei semiconduttori si prepara ad affrontare dazi del 100%, anche se Trump non ha specificato quando questi entreranno in vigore.

Sull'azionario a Piazza Affari, in calo i titoli assicurativi europei, penalizzati dal taglio della guidance di Munich Re . A Milano scendono così Generali e Unipol, reduce anche dalla trimestrale. Ripiega poi Interpump Group dopo il rally delle ultime due sedute. Sul fronte opposto, rimbalza Leonardo - Finmeccanica e salgono di oltre un punto percentuale anche StellantisDavide CampariPirelli & C e Banco Bpm .

Oro ancora da record con i nuovi dazi imposti dagli Stati Uniti sulle importazioni di lingotti da 1 kg. Il future sul metallo prezioso ha infatti toccato un nuovo massimo storico a 3.534,10 dollari, per poi limare leggermente a 3.431 dollari (+0,9%). Questo, mentre il contratto spot - che si attesta a 3.395 dollari (-0,03%) - è sulla buona strada per registrare il secondo guadagno settimanale consecutivo, approfittando delle speranze di un taglio dei tassi di interesse negli Stati Uniti. Ad alimentare il divario con i future sull'oro è stata però la notizia dei nuovi dazi sulle importazioni imposte dagli Usa, una mossa che minaccia di sconvolgere il mercato globale dei lingotti e di infliggere un nuovo colpo alla Svizzera, il più grande centro di raffinazione al mondo. I lingotti da un chilo sono la forma più comune negoziata sul Comex, il più grande mercato mondiale dei futures sull'oro, e costituiscono la maggior parte delle esportazioni di lingotti dalla Svizzera verso gli Stati Uniti.

Sul fronte energetico, il petrolio è in lieve calo, mentre gli investitori guardano all'evoluzione della situazione in Ucraina e in Medio Oriente, dove nella notte è arrivato libera del consiglio di sicurezza israeliano all'occupazione della Striscia di Gaza. Il Brent viaggia sui 66 dollari al barile (-0,5%) e il Wti a 63,4 (-0,6%). Infine, sul valutario l'euro scambia con il dollaro a 1,646 (da 1,664 ieri in chiusura). Il cross tra moneta unica e yen è pari a 171,72 (da 171,52) e quello tra dollaro e yen a 147,43 (da 147,08).

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