Fontana al raddoppio negli Usa con l’acquisto di Mnp Corporation
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A marzo l’India, ora gli Stati Uniti. A poche settimane di distanza dall’acquisizione di Right Tight Fasteners, Fontana Gruppo rilancia con un’altra operazione, di dimensioni maggiori, rilevando il controllo di Mnp Corporation, tra i maggiori produttori nordamericani di sistemi di serraggio. Acquisizione pesante, che porta in dote ben cinque stabilimenti, un migliaio di addetti, 350 milioni aggiuntivi di ricavi in uno dei mercati chiave del mondo.
«Operazione a cui stavamo lavorando da oltre un anno - spiega il Ceo di Fontana Gruppo Giuseppe Fontana - e che quindi non ha un legame specifico con il rischio-dazi e con le scelte di Trump. E’ in realtà la prosecuzione della nostra strategia di avvicinamento ai mercati, localizzazione diretta che è cruciale per poter servire al meglio i clienti. Con Mnp ci sono buone complementarietà sia in termini produttivi che di clientela, con limitate sovrapposizioni, un partner ideale per crescere ancora su quel mercato».
Con questa operazione Fontana, che ha chiuso il 2024 a 850 milioni di ricavi, si proietta quindi ben oltre quella soglia, a 1,3 miliardi, arrivando ad un perimetro di 6mila addetti distribuiti su 26 stabilimenti, di cui la metà ora sono posizionati proprio negli Stati Uniti, primo mercato del gruppo, che ora vale la metà dei ricavi complessivi.

«Il 2025 per noi è in effetti un anno si svolta - aggiunge l’imprenditore - così come era accaduto nel 2014 con altre acquisizioni. E’ un salto dimensionale importante, percorso in cui crediamo, e in cui intendiamo proseguire, nella strategia di espansione sui mercati locali. Con questa acquisizione saremo in grado di garantire allo stesso tempo un ampliamento significativo della capacità produttiva locale mantenendo allo stesso tempo elevati standard di qualità e diventando i più grandi produttori di fasteners sul mercato americano e mondiale».
Fontana Gruppo, nato nel 1952, ha chiuso il 2024 con ricavi per 850 milioni, realizzando gran parte del proprio business oltreconfine, (l’Italia vale circa il 10% delle vendite, quota che scenderà ancora alla luce delle recenti acquisizioni) concentrandosi in particolare sui sistemi di serraggio dedicati al settore automotive, area allargata che vale i due terzi del giro d’affari complessivo. Posizione che si rafforza ora con l’acquisizione di Mnp, effettuata anche sulla base di una affinità “genetica”, tenendo conto della matrice familiare dell’azienda, fondata nel 1970. «Li conosciamo da sempre in quanto concorrenti - spiega Fontana - ed è una realtà solida e rispettata, con una cultura aziendale simile alla nostra. Hanno inoltre un forte presidio nel settore dell’auto, così come noi, con una presenza importante ad esempio con un cliente chiave come General Motors. L’acciaio? Così come quello dei nostri siti è acquistato in gran parte negli Usa, una piccola quota arriva dal Canada ma l’impatto doganale delle nuove tariffe sarà per questo motivo limitato».
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