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La 500 ibrida fa ripartire la produzione a Mirafiori: centomila auto nel 2026

La 500 ibrida fa ripartire la produzione a Mirafiori: centomila auto nel 2026

TORINO – È uno dei tasselli del Piano Italia, quello che fa dire all’amministratore delegato di Fiat, Olivier François, che «si è passati dalle parole ai fatti». Le parole sono quelle di dicembre, quando il Piano è stato presentato al ministero delle Imprese. I fatti riguardano l’avvio della produzione della 500 ibrida a Mirafiori: modello che a regime dovrebbe ridurre la cassa integrazione alle Carrozzerie dello stabilimento torinese. E François scommette «sull’avvio di un secondo turno con la salita produttiva nel 2026».

Già alla fine del 2025 Stellantis prevede di fabbricare almeno 5 mila ibride della piccola del marchio Fiat. Il via a novembre, quando sarà presentata ufficialmente la vettura in occasione del Festival del Cinema. Le prime consegne a dicembre con la serie Torino che ha i colori giallo e blu della città. Ora da Mirafiori escono le preserie che girano sulla linea insieme alle elettriche. Il nuovo modello è un adattamento della piattaforma elettrica, trasformata in ibrida accoppiando un motore elettrificato analogo al propulsore della Pandina. Prezzo a partire da 17 mila euro. «Oltre alla riduzione della cassa integrazione, ci sarà un forte impatto sull’indotto: sono coinvolti 145 fornitori italiani, di cui 70 piemontesi», sottolinea Francois.

Non è un caso che si sia scelto il 4 luglio per l’anteprima. Nel 2007, sotto la guida di Sergio Marchionne, nel cinquantesimo anniversario del modello originale, era stata lanciata la nuova 500. «È un gioiello amato in tutto il mondo, un manifesto: ora si apre un nuovo capitolo, quello della 500 pragmatica», dice il ceo. In prima fila i sindacati, che rivendicano la richiesta di far tornare dalla Polonia il modello a Mirafiori, il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, e il presidente della Regione, Alberto Cirio. Tutti soddisfatti per il «passo concreto e positivo», ma tutti auspicano l’arrivo di un’auto che permetta di far cessare la cassa e assumere.

L’ad ha parlato di fase due e tre, sempre legate a Torino. Nel 2027 sarà lanciata una nuova versione elettrica «con batterie made in Stellantis e un prezzo intorno ai 20 mila euro o anche meno». E poi nel 2030 debutterà la nuova versione della 500 che sta prendendo forma al Centro Stile di Torino: «Sarà un’auto nuova, elettrica e ibrida in attesa di capire cosa succederà a livello europeo».

Anche a Mirafiori Bruxelles ieri era un convitato di pietra. «Il nostro Piano per l’Italia si può fare - dice François - e mettiamo Mirafiori e le altre fabbriche al centro». I problemi sono le incognite, come le multe sul percorso verso il 2035, anno in cui le auto nuove dovrebbero essere solo elettriche. Problema rilanciato anche dal numero uno Europa di Stellantis, Jean-Philippe Imparato, insieme all’eccesso di regole e norme sulle city car. «Dobbiamo potere vendere la 500 ibrida senza paura di essere multati - dice François - togliamo questa spada di Damocle e riprendiamo a vendere macchine belle, moderne, sicure e rispettose dell’ambiente». Dal 2019 in Europa si sono vendute un milione di utilitarie in meno causa regole rigide sulle omologazioni. «È l’equivalente - dice François - di sei fabbriche chiuse».

La Repubblica

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