Le Borse di oggi, 1 luglio. Mercati all’insegna della prudenza in attesa dei negoziati sui dazi

MILANO – L’avvio del secondo semestre dell’anno è nel segno della prudenza, in un contesto geopolitico ancora teso. Gli investitori guardano con attenzione alle negoziazioni commerciali, mentre si avvicina la scadenza della tregua nella guerra dei dazi intrapresa dagli Stati Uniti nei confronti dell’Unione europea. Un occhio è rivolto anche al dibattito-maratona in corso al senato americano sul bilancio proposto dall'amministrazione Trump. La stessa maggioranza repubblicana ha presentato numerosi emendamenti al Big beautiful bill, che dovrebbe aumentare di 3.300 miliardi di dollari il debito pubblico Usa e che la Casa Bianca vuole vedere approvato entro la festa del 4 luglio.
A Piazza Affari sotto la lente ancora una volta il risiko bancario, dopo che ieri in serata Mediolanum ha avviato la cessione della storica partecipazione in Mediobanca, evitando così di dover scegliere tra consegnare le azioni a Mps nell’ambito dell’Ops lanciata dalla banca senese su Piazzetta Cuccia, o appoggiare Alberto Nagel nella scalata di Banca Generali. Sempre ieri è stata annunciata una nuova offerta: Banca CF+ vuole il 100% di Banca Sistema. Il titolo ha chiuso la seduta di Borsa in forte calo, battendo lo sconto del prezzo sull’ultima giornata di negoziazioni prima dell’annuncio.
Webuild firma contratto per tratta T2 della metro C a Roma
Webuild ha firmato il contratto per la realizzazione della Tratta T2 della Linea C della Metropolitana di Roma, per un valore complessivo di circa 2 miliardi, di cui 673 milioni in quota Webuild. Il progetto, realizzato dal consorzio Metro C guidato da Webuild insieme a Vianini Lavori e commissionato da Roma Metropolitane per conto di Roma Capitale, rappresenta una sfida ingegneristica complessa, giacché la nuova tratta passerà sotto il fiume Tevere. La tratta T2, lunga circa 4 chilometri, collegherà la stazione Venezia a Clodio/Mazzini con quattro nuove stazioni: Chiesa Nuova, San Pietro, Ottaviano (con interconnessione alla Linea A) e Clodio/Mazzini. Le stazioni Chiesa Nuova e San Pietro saranno delle archeostazioni pensate per valorizzare il patrimonio storico e integrarsi con il tessuto urbano.
Milano prosegue in calo, scivola Mediobanca e sale Generali
La Borsa di Milano (-0,4%) prosegue in calo, in linea con gli altri listini europei. Sotto la lente le trattative con gli Stati Uniti per i dazi. A Piazza Affari scivola Mediobanca (-2,9%), dopo che Mediolanum (-0,3%) ha collocato la quota del 3,5%. Lo spread tra Btp e Bund si attesta a 86 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,42%. Nel listino principale vendite anche su Leonardo (-2,2%). Tra le banche in calo Mps (-2%), Popolare Sondrio (-1,1%) e Bper (-0,9%). Male anche Unicredit (-0,8%), Intesa (-0,5%) e Banco Bpm (-0,1%). Seduta negativa anche per Stm (-1,6%) e Tim (-1,1%). In controtendenza Cucinelli (+1,4%) e A2a (+1,3%). In luce Generali (+1,2%). Bene anche Moncler (+0,6%).
In Germania confermata ripresa manifattura, Pmi a 49 punti
A giugno l'indice Pmi manifatturiero della Germania in seconda lettura è confermato a 49 punti, rispetto ai 48,3 punti di maggio, segnando il valore più alto da agosto 2022. Il dato è in linea con le attese.
La manifattura italiana frena ancora, Pmi a 48,4 punti
L'Indice Hcob Pmi, elaborato da S&P Global, del settore manifatturiero italiano a giugno scende ancora e si attesta a 48,4 punti, dai 49,2 punti di maggio. Il dato è peggiore delle attese degli analisti. La contrazione della produzione ha "contribuito al calo dell'indice principale di metà anno, dopo una breve espansione registrata a maggio. Le aziende manifatturiere italiane hanno dichiarato che un calo prolungato dei nuovi ordini li ha costretti a diminuire i loro livelli di produzione", spiega una nota.
De Guindos (Bce): “L’economia euro non va bene, un altro taglio tassi non sarà d'aiuto”
“L'economia non va bene. Il tasso di crescita dell'area euro sarà inferiore all'1% nel 2025 e leggermente superiore nel 2026. Ritengo che i rischi siano chiaramente orientati al ribasso". Lo ha detto il vicepresidente della Bce, Luis de Guindos, in un'intervista con Bloomberg Tv a margine dei lavori del forum Bce a Sintra, in Portogallo, in cui ha spiegato come il livello di incertezza stia danneggiando l'andamento dell'economia. "Vediamo che gli investimenti sono piatti e anche i consumi non stanno recuperando. Credo che il primo trimestre dell'anno sia stato un po’ un'illusione, nel senso che lo 0,6% era una cifra distorta.
De Guindos (Bce): “Sui tassi siamo in buona posizione ma ogni opzione è aperta”
“Abbiamo ridotto i tassi d'interesse otto volte, passando dal 4% al 2%. Penso che, come ha indicato la presidente Lagarde, siamo in una buona posizione per affrontare il futuro, ma il livello di incertezza è enorme. Sta diventando un cliché, ma credo che dobbiamo restare aperti e mantenere tutte le opzioni aperte per il futuro". Lo ha detto il vicepresidente della Bce, Luis de Guindos, in un'intervista con Bloomberg Tv a margine dei lavori del forum Bce a Sintra, in Portogallo. "Per esempio - ha aggiunto de Guindos - dopo la pubblicazione delle nostre proiezioni, si è verificato il conflitto tra Israele e Iran, che ha aggiunto un ulteriore livello di incertezza".
De Guindos (Bce): “Euro a 1,20 sul dollaro è perfettamente accettabile”
La soglia di cambio dell'euro a 1,20 sul dollaro è "perfettamente accettabile". Lo ha detto il vicepresidente della Bce, Luis de Guindos, parlando con Bloomberg Tv a margine del Forum della Bce a Sintra, in Portogallo. "Penso che il livello non sia un problema - ha affermato de Guindos - e che sia perfettamente accettabile rispetto alle nostre proiezioni". Per il banchiere centrale, la situazione diventerebbe invece "molto più complicata" al di sopra di tale livello.
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Mediobanca in Borsa -3,5% dopo la vendita quota Mediolanum
Mediobanca in netto calo in Borsa dopo il collocamento della quota del 3,5% da parte Mediolanum. Ieri Banca Mediolanum ha perfezionato la vendita di 29.095.110 di azioni di Mediobanca a un prezzo pari a 18,85 euro per azione. Il controvalore lordo del collocamento ammonta a 548,4 milioni. La cessione è stata effettuata attraverso un processo di accelerated bookbuilding presso investitori istituzionali. A Piazza Affari Mediobanca cede il 3,5% a 19,04 euro. Mediolanum è in lieve calo dello 0,2% a 14,59 euro. Seduta in flessione anche per Mps, che ha lanciato la scalata a Piazzetta Cuccia, che cede il 2% a 7,07 euro.
In Russia il Pmi manifatturiero cala a 47,5, minimi da oltre 3 anni
L'indice Pmi manifatturiero russo stilato da S&P Global è sceso a 47,5 a giugno, rispetto al 50,2 di maggio, segnalando un ritorno alla contrazione dell'attività industriale. Si tratta del calo più marcato da marzo 2022, con i nuovi ordini che hanno ripreso a scendere e la produzione che si è ridotta a un ritmo più rapido. Le nuove vendite hanno registrato la flessione maggiore da marzo, appesantite dal ridotto potere d'acquisto e dalla debole domanda dei clienti. Inoltre le vendite all'estero sono diminuite al ritmo più rapido da novembre 2022, a causa dei tassi di cambio sfavorevoli. Di conseguenza, l'occupazione è scesa, con il ritmo di riduzione dei posti di lavoro più rapido da aprile 2022. Sul fronte dei prezzi, l'inflazione dei costi di input è scesa al livello più basso da febbraio 2020, riflettendo la sospensione degli aumenti dei prezzi dei materiali. Anche l'inflazione dei costi di produzione ha rallentato, raggiungendo il ritmo più debole da novembre 2022. Guardando al futuro, il sentiment delle imprese si è indebolito al livello più basso da ottobre 2022, a fronte delle crescenti preoccupazioni per l'incertezza economica globale.
Milano apre in calo (-0,21%), giù Mediobanca e Mps
Piazza Affari apre in lieve calo con gli investitori cauti in attesa degli sviluppi dei negoziati commerciali in corso tra Usa e Ue sui dazi in vista della scadenza incombente del 9 luglio. L'indice Ftse Mib segna -0,21% a quota 39.709. Sul listino pesano le banche con Mediobanca che scivola a -3,78% e Mps a -2,46%. Tra gli altri finanziari Intesa -0,11%, Unicredit -0,32%. Generali +0,4%. Banca Mediolanum sulla parità, ha avviato la vendita della sua quota di Mediobanca, pari a circa 3,5%, attraverso la proceduta di accelerated bookbuilding. Bene il lusso con Brunello Cucinelli a +1,26% in cima al paniere. Tra gli industriali Leonardo -0,84%. In calo l'automotive con Stellantis -0,39%, Pirelli -0,21% e Iveco -0,96%. Contrastati i principali energetici, Enel +0,73% e Eni -0,16%.
Avvio contrastato per le Borse europee, occhi su bilancio Usa e dazi
Avvio debole e contrastato per le Borse europee, in attesa di ulteriori sviluppi nei negoziati commerciali con gli Stati Uniti e dell'approvazione della contestata legge di bilancio di Donald Trump. La prossima settimana scadrà la tregua di 90 giorni concessa dal presidente Trump per l'introduzione di dazi reciproci. In Europa l'attenzione sarà rivolta anche ai dati economici fondamentali, tra cui i dati preliminari sull'inflazione dell'Eurozona che potrebbero influenzare le aspettative sulle prospettive dei tassi di interesse della Banca centrale europea. Occhi puntati anche sul forum della Bce in corso a Sintra dove è atteso l'intervento del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell. Gli investitori guardano con attenzione alla maratona al Senato Usa per il via libera alla legge di spesa di Trump che i repubblicani puntano ad approvare prima della scadenza imposta dal presidente degli Stati Uniti il 4 luglio. L'indice Cac 40 di Parigi avanza dello 0,10% a 7.673,84 punti, il Dax 30 di Francoforte sale dello 0,11% a 23.954,39 punti e l'Ftse 100 di Londra registra un +0,29% a 8.786,84 punti. Già l'indice Ftse Mib che nei primi scambi a Piazza Affari perde lo 0,21%.
Renault cambia contabilità Nissan, perdita da 9,5 miliardi
La casa automobilistica francese Renault ha cambiato le modalità di contabilizzazione della propria partecipazione in Nissan e per questo ha dichiarato di aver registrato una perdita di 9,5 miliardi di euro di impatto finanziario che - spiega una nota - è "senza ripercussioni a livello di cassa né di calcolo dei dividendi distribuiti da Renault Group". Renault sta riducendo gradualmente la sua partecipazione nell'azienda giapponese, alle prese con il crollo delle vendite e problemi di liquidità. Renault possiede il 35,7% di Nissan, di cui il 17,05% direttamente e il resto attraverso un trust.
Accordo di licenza tra Safilo group e Victoria Beckham
Il gruppo Safilo e Victoria Beckham, direttrice creativa e Fondatrice dell'omonimo brand, annunciano il nuovo accordo di licenza decennale per la creazione, la produzione e la commercializzazione delle collezioni eyewear a marchio Victoria Beckham, con scadenza a dicembre 2035. L'intera gamma di prodotti - vista e sole - sarà presentata per la stagione Primavera-Estate 2026 e sarà disponibile sul mercato da gennaio 2026.
Nuovi tagli di produzione in Giappone per Nissan (media)
Nissan prevede di effettuare ampi tagli alla produzione presso lo stabilimento giapponese di Oppama, nella prefettura di Kanagawa, a fronte del rallentamento delle vendite dell'unico modello prodotto attualmente nella fabbrica. Lo riferisce il giornale Yomiuri Shimbun, che cita fonti a conoscenza del dossier, spiegando che la casa auto ridurrà la produzione dell'impianto di quasi il 50%, con un rapporto di utilizzo della capacità produttiva che attualmente non supera il 20%.
repubblica