ll dossier. Meno lavoro, rincari e scarsità: il conto è 25 miliardi

ROMA - Le ondate di calore che stanno attraversando l’Italia impatteranno sulla crescita. Meno giornate lavorate per il caldo, giù il Pil. Secondo uno studio di Allianz Trade, il prodotto interno lordo si ridurrà quest’anno dell’1,2% (pari a 25 miliardi). Più del doppio rispetto alla media europea (-0,5%) e in misura molto maggiore rispetto a Francia (-0,3%) e Germania (-0,1%).
"Le temperature elevate - scrivono gli analisti - riducono sensibilmente la produttività del lavoro e incidono in modo significativo sulla crescita economica”. A causa del caldo, l’Organizzazione internazionale del lavoro stima una perdita del 2,2% delle ore lavorative potenziali a livello globale, pari a circa 80 milioni di posti di lavoro a tempo pieno.
Caro-elettricità per le impreseLe imprese rischiano un aumento delle bollette. In particolare quelle energivore: acciaierie, cartiere, aziende della ceramica e del vetro, oltre a quelle dell’alimentare e della metallurgia. Per il presidente di Assocarta, Lorenzo Poli, "è un momento di forte preoccupazione e attento monitoraggio dei mercati elettrici, con particolare riferimento a quelli di Francia e Germania, che stanno facendo registrare prezzi record e che potrebbero avere effetti anche sui prezzi in Italia”.
Nei primi due giorni di luglio si è registrato un prezzo medio dell’elettricità di 129,6 euro per megawattora rispetto a un prezzo medio mensile che a giugno è stato di 107,9. Se le temperature si manterranno sui livelli degli ultimi giorni, il trend dei prezzi a luglio si attesterà sui valori di inizio mese.
Torna lo spettro del blackout"Il vero tema sono i blackout, che come abbiamo visto si sono verificati in alcune città”, dice il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini. Il riferimento è alle interruzioni di elettricità che si sono registrate negli scorsi giorni a Milano e provincia, Bergamo e Firenze a causa dei guasti ai cavi interrati delle reti elettriche di media e bassa tensione.
Il surriscaldamento è legato alle alte temperature e alla domanda in aumento per l’utilizzo dei condizionatori. Anche le imprese sono soggette potenzialmente al rischio blackout, che si verifica quando la produzione di elettricità non riesce a servire la domanda perché quest’ultima è superiore all’offerta in un determinato istante di tempo.
Bruciati 2 mln al giorno, gli allevatori in ginocchioAnche gli agricoltori e gli allevatori fanno i conti con il super caldo: ortaggi e frutta bruciati nei campi, mentre nelle stalle cala la produzione di latte. Secondo l’associazione delle imprese agricole, in Lombardia, da dove arriva metà del latte italiano, le alte temperature stanno causando un calo della produzione del 10%, con punte del 15%.
Gli allevatori si ritrovano a perdere così oltre 2 milioni di euro al giorno. In Piemonte, il caldo ha anticipato la maturazione di 10-15 giorni soprattutto per grano, orzo, pomodoro e uva. Sotto stress le colture di mais e girasole in Umbria. In Toscana il caldo ha bruciato centinaia di chilogrammi di meloni, mentre cresce l’allarme anche per angurie, susine, pesche, pomodori e melanzane.
Stop alle attività nei cantieri edili, nuove malattie professionaliIl caldo eccezionale investe anche i cantieri. Per il sindacato delle costruzioni Fillea-Cgil vanno aggiornati i piani operativi di sicurezza in cui è previsto il rischio di stress termico e i tabellari delle malattie professionali Inail. “I tabellari attuali non tengono in considerazione le conseguenze dello stress termico in una condizione di sforzo fisico configurabile all’interno di un cantiere”, dice il segretario generale, Antonio Di Franco, a Repubblica. La revisione - aggiunge - serve “per meglio inquadrare l’effetto del caldo negli infortuni e per il riconoscimento di nuove malattie professionali”. Tra le richieste anche una legge organica con l’obbligo di interruzione del lavoro.
La Repubblica