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Xanitalia, Signoretti ha venduto: “È in buone mani, sono tranquillo. Iniziai 41 anni fa in un garage”

Xanitalia, Signoretti ha venduto: “È in buone mani, sono tranquillo. Iniziai 41 anni fa in un garage”

Pesaro, 5 luglio 2025 – “Ad un fondo di investimenti non avrei mai venduto perché non avrei avuto certezze sul futuro dell’azienda e del personale. E ne ho avuti tanti di fondi che bussavano alla porta”. Parole di Franco Signoretti, dall’altra sera ex titolare di Xanitalia. Perché dopo mesi di trattative con diversi ‘stop’, ha ceduto il centro per cento delle quote alla società Alfa Parf di Bergamo.

Un suo cliente. Una società con 500 milioni di fatturato, 2500 dipendenti, in mano ad una famiglia Roberto Franchina che ha un socio di minoranza, Attilio Brambilla. Ieri mattina i nuovi proprietari erano in fabbrica ed hanno incontrato i dipendenti “e devo dire che c’era molta commozione – continua Signoretti –. E’ stata una decisione sofferta che mi ha pesato molto perché questa azienda l’ho fondata 41 anni fa, dentro un garage. L’ho fatta crescere e l’ho portata in tutto il mondo. E ho fatto questo passo quando ho avuto la certezza che sarebbe in buone mani, persone serie e veri signori: Xanitalia avrà un futuro molto positivo sia sotto il profilo occupazionale e di sviluppo sia come ricadute per la città. Solo quando ho avuto queste certezze ho firmato e devo dire con molta sofferenza”.

Si può definire una cessione di un’azienda come una operazione etica? Chi ha seguito passo passo tutte le trattative è Claudio Sanchioni, partner dello studio Marchionni, che non ha dubbi. “Franco Signoretti ha fatto un capolavoro: quando le trattative lo scorso inverno si erano bloccate fu perché voleva tutte le certezze possibili anche sotto il profilo della qualità. Posso dirlo con certezza: se avesse venduto ai fondi avrebbe incassato molti più milioni. Ma non ha voluto farlo. In tanti anni di carriera la più bella operazione che ho fatto...”.

Come arriva Alfa Parf? “Loro erano già nostri clienti per le cerette depilatorie, perché era un segmento produttivo che a loro mancava – continua Signoretti –, bravissime persone e molto serie per cui mi sembrava che fossero il partner ideale per noi perché dava tutte le garanzie. Non so che fine avrebbe fatto l’azienda se avessi venduto ad uno dei tanti fondi di investimento che si sono fatti avanti”.

Nel 2024 Xanitalia ha chiuso con 35 milioni di fatturato e un Ebitda di 8 milioni e ieri mattina i nuovi proprietari incontrando il personale – 135 dipendenti – hanno detto: “Questa è una fabbrica che funziona benissimo e quindi non vogliamo toccare nulla”. Lo scorso inverno Franco Signoretti, che aveva già messo nel conto la vendita, aveva scorporato la produzione dalla Xanitalia Pro, cioè una commerciale che vende prodotti di tutti i tipi proprio per il settore legato al mondo della bellezza e non solo.

Una operazione complessa, quella che è stata portata a termine: la vendita riguarda solamente la produzione industriale che era distribuita su otto capannoni, il più grande di 6000 metri quadrati, immobili che rimangono tutti di proprietà di Signoretti. L’imprenditore produceva anche le basi per le creme di bellezza per noti marchi internazionali. Figura conosciuta la sua: ha ristrutturato e fatto diventare un museo palazzo Perticari lungo il Corso, ha poi comprato villa Bucci in viale della Repubblica e si dimise anche da Confindustria perché contrario alla fusione con quella di Ancona.

İl Resto Del Carlino

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