La diva libera, biografia di una donna

Con il ruolo di Angelica nel Gattopardo, Luchino Visconti le aveva fatto - diceva - "il più bel regalo della vita d'attrice". Nello stesso irripetibile 1963 Federico Fellini la volle in "8 e ½", facendola sentire il centro del mondo. Una stella degli anni d'oro del cinema italiano, Claudia Cardinale. "La più bella di tutte" per la stampa internazionale degli anni Cinquanta, magnetica sul set e simbolo d'emancipazione femminile in tempi di pregiudizi e censure. Nasce a Tunisi nel 1938 da genitori siciliani, neanche ventenne vince un concorso di bellezza con un viaggio-premio a Venezia durante la Mostra del cinema. Destino. Debutta sul set con “I soliti ignoti” di Mario Monicelli nel 1958. Poco dopo “Il bell’Antonio” di Mauro Bolognini, quando Marcello Mastroianni si innamorò di lei che però non lo prese sul serio. Dopo la consacrazione col “Gattopardo” e “8 ½”, nel 1963 è Nastro d'argento per l'interpretazione in “La ragazza di Bube”, di Luigi Comencini. Più di 150 film in carriera, dalla commedia all'italiana ai drammi fino al western, sul set con i più grandi, da Jean Paul Belmondo a Sean Connery. Carriera celebrata col Leone d'oro a Venezia nel 1993 e il David 4 anni dopo.Una vita non di sole stelle. Ha taciuto a lungo il dramma del figlio Patrick nato da una violenza, quando era ventenne, in un'Italia che proteggeva più i colpevoli che le vittime - e rivelata poi coraggiosamente. Una diva sfuggente ma autentica, non solo icona ma donna libera.
Rai News 24