Nell'Alta nasce la Casa di Gio', comunità diurna per minori e adolescenti

Sabato 15 novembre alle ore 10.30 in via 2 Giugno 94 a Legnaro la cooperativa sociale Germoglio inaugurerà ufficialmente Casa di Gio’, la prima comunità diurna per minori e adolescenti del territorio. Un luogo educativo, accogliente e inclusivo, che nasce all’interno della storica struttura della Casa del Buon Samaritano, grazie al comodato d’uso gratuito della Fondazione Focherini e alla collaborazione con le amministrazioni comunali dell’Ats Ven 24 “Pratiarcati - Saccisica”.
Casa di Gio’ rappresenta un doppio traguardo per Germoglio: l’avvio di un servizio accreditato rivolto a minori in situazioni di fragilità familiare, inviati dai Servizi Sociali dei Comuni, e contemporaneamente l’apertura di un “cantiere aperto”, ovvero un percorso di progettazione condivisa, pensato per evolversi nel tempo insieme alle istituzioni, alle scuole, agli enti del terzo settore, alle fondazioni, al mondo del profit e alla comunità locale. La Comunità Diurna è accreditata per dieci posti, ma accoglierà nel corso dell’anno un numero maggiore di bambini e bambine ed adolescenti, offrendo supporto educativo, relazionale e sociale in un contesto sereno, sicuro e stimolante. «Non inauguriamo una struttura finita – sottolinea Federica Calzavara, coordinatrice dell’area – ma un progetto in divenire. Casa di Gio’ è un laboratorio di idee, un luogo dove costruire insieme, giorno dopo giorno, nuove opportunità di crescita per i nostri giovani. È un invito alla corresponsabilità, alla co-progettazione e alla partecipazione».
«Per noi Casa di Gio’ è molto più di un servizio – spiega Marta Martin, presidente di Germoglio –. È un segno concreto di un welfare generativo, capace di nascere e di crescere insieme alle persone, alle istituzioni e ai territori. Abbiamo voluto dare vita a un luogo vivo, dove educazione, prevenzione, accoglienza e partecipazione si incontrano per rispondere ai bisogni reali delle nuove generazioni». Contestualmente all’apertura, Germoglio avvierà una raccolta fondi per la realizzazione del giardino sensoriale esterno, primo stralcio del più ampio intervento di rinnovo e allestimento degli spazi interni. L’obiettivo è costruire, passo dopo passo, un luogo più bello, funzionale e accogliente, aperto alle partnership e alle donazioni di chi crede nel valore della comunità educante. Con l’inaugurazione di Casa di Gio’, Germoglio compie un passo pionieristico: è infatti la prima esperienza di Comunità Educativa Diurna per minori ed adolescenti nel territorio dell’Ats Ven_24, dove l’attenzione alle fragilità dei giovani incontra una rete solidale di istituzioni e cittadini.
Va detto che nel nome Casa di Gio’ si nasconde un intreccio di memoria e futuro, un gesto di gratitudine che diventa progetto. Il nome è infatti una dedica a Giovanni Zambon, presidente della cooperativa Germoglio dal 2015 al 2020, che con il suo impegno, la sua attenzione e la sua visione ha contribuito a far crescere una comunità capace di prendersi cura dei più piccoli. Ma “Gio’” è anche “giovani”, è il diminutivo affettuoso che racchiude le nuove generazioni — i ragazzi e le ragazze che animeranno questo luogo. Una casa aperta, accogliente, nata per loro e con loro, dove crescere, imparare e condividere. Un luogo che guarda avanti, ma con radici profonde in una storia fatta di persone e di cura.
La cooperativa sociale Germoglio, nata ad Arzergrande nel 1989, è oggi una delle realtà più solide e innovative della provincia di Padova. Fondata per rispondere ai bisogni delle persone con disabilità della Saccisica, Germoglio è cresciuta fino a diventare una cooperativa sociale plurima (A+B), attiva su più fronti: dai servizi socio-educativi e abitativi per minori e adulti con disabilità, ai progetti di inserimento lavorativo per persone svantaggiate. Oggi conta 62 soci e 71 dipendenti, di cui dieci appartenenti a categorie protette, e nel corso del 2024 ha coinvolto 33 persone con svantaggio, tra assunzioni e tirocini formativi. Germoglio è oggi una realtà radicata in più sedi del territorio. Ad Arzergrande, in via Bassa, si trovano la sede storica e il Centro Diurno per persone adulte con disabilità, il Centro Lavoro Guidato e il Centro Cottura Senape, dove ogni giorno si concretizza l’inclusione attraverso il lavoro. A Piove di Sacco, in via Castello, è attiva la bottega solidale “Tam Tam – La Bottega del Germoglio”, dedicata al commercio equo e alla produzione artigianale di bomboniere e articoli di cartotecnica. A Codevigo, il progetto “Vivo Fuori” offre un appartamento per percorsi di autonomia abitativa. A Legnaro, la Casa del Buon Samaritano, concessa in comodato gratuito dalla Fondazione Focherini, ospita Casa di Gio’ e l’unità abitativa “Primo Piano” per persone con disabilità.
Germoglio si distingue per il progetto “Senape – Sapori di inclusione”, una linea di ristorazione che ogni giorno prepara oltre 3.000 pasti per scuole, aziende, strutture sanitarie e persone fragili. Un modello di impresa sociale che unisce qualità, efficienza e inclusione, offrendo posti di lavoro a persone con disabilità o fragilità. Attraverso l’Articolo 14 del decreto legislativo 276/2003, Germoglio consente alle aziende partner di assolvere agli obblighi della Legge 68/1999 sull’inserimento lavorativo delle persone disabili, affidando commesse alla cooperativa e trasformando così l’obbligo normativo in opportunità di collaborazione sociale. Nel tempo Germoglio ha esteso il proprio raggio d’azione oltre la disabilità, diventando un punto di riferimento per i minori e le famiglie. Dal 2012 gestisce l’area educativa Zerodiciotto, che comprende doposcuola, percorsi personalizzati e interventi per adolescenti. Il 2025 segna l’avvio di un nuovo capitolo con l’apertura a Legnaro della Comunità Diurna Casa di Gio’, primo servizio del genere nella Saccisica, realizzato grazie alla collaborazione con la Fondazione Focherini e alle amministrazioni dell’Ats 24. Parallelamente, Germoglio continua a investire nei progetti abitativi per l’autonomia delle persone con disabilità, come “C.R.E.O.”, “Vivo Fuori” e “Vita Indipendente”, avviati grazie ai bandi regionali “Dopo di Noi” e ai fondi Pnrr.
Accanto ai servizi socio-educativi, la cooperativa gestisce un’importante area produttiva di tipo B, attiva nel montaggio, assemblaggio e confezionamento per aziende del territorio. Da oltre vent’anni offre servizi di outsourcing industriale che coniugano efficienza e valore sociale, dimostrando che l’impresa cooperativa può essere competitiva anche nei settori più tecnici. Nel tempo ha sviluppato anche una linea di prodotti solidali: le ceste natalizie e i dolci artigianali “La Pasqualotta” e “L’Essenziale”, che uniscono qualità e sostegno concreto ai progetti di inserimento lavorativo.
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