Serena Brancale infiamma e fa ballare la piazza di Foggia. Al termine gli attesi fuochi “piro-musicali”

È la Foggia popolare quella che resta in città a Ferragosto. Per mille motivi, economici soprattutto, ma anche sociali. Non manca qualche foggiano e foggiana dal profilo più pubblico. L’influencer che inquadra con la benevolenza dei filtri le bellezze nascoste, il giurista che sta cambiando il mondo agricolo in tema di rifiuti, l’ex pro rettore, la docente impegnata.
L’Anema&Core Tour di Serena Brancale ha calamitato in piazza a Foggia tanti giovanissimi. La talentuosa jazzista barese diventata famosa per le sue incursioni pop e funky nel dialetto barese, dopo Sanremo e prima ancora dopo il grande successo social di Baccalà, è amatissima anche dai bambini e dalle bambine. Ed è stato il suo uno spettacolo bello e generoso. Ricco di contaminazioni, sperimentazioni, danza e risate.
“Abbiamo fatto un lavoro di squadra chiamando professionisti di settore, anche solo per la sicurezza non si possono improvvisare eventi così importanti. È un doppio appuntamento: è la Festa dell’Assunta e la Madonna dei Sette Veli veglia su di noi. Ed è Ferragosto, l’acme del periodo estivo che ci fa ritrovare insieme con un orgoglio particolare. Sul palco avremo una artista pugliese e sicuramente potremo concederci qualche idioma particolare, saremo frizzanti, ballerecci e saremo felicemente insieme”, ha detto la sindaca Maria Aida Episcopo insieme all’assessora alla Cultura Alice Amatore e al consigliere comunale pentastellato Francesco Strippoli prima del concerto, aperto dall’acrobatico e ironico Klem.
Tanti i riferimenti musicali di Serena Brancale. Da Stevie Wonder a Alicia Keys. “C’è un cantautore a cui io devo dire grazie per aver scritto in barese. È Pino Daniele“. Intensa la sua versione jazz di J so’ Pazzo. “La prima canzone che ho studiato non è “A me mi Piace o Blues” che ha il groove, il blues il funk, ma una ballad molto bella, Alleria”. Non solo Pino. C’è stato l’omaggio a Lucio Dalla, con una particolare Futura, il duetto con Fiat 131 e poi tanti generi sul palco accompagnata dal corpo di ballo tra cui figura anche una ballerina foggiana Sofia, e dalle due bravissime coriste Corinne e Nausicaa.
Salsa, musica house, merengue, musica elettronica, Brancale ha dimostrato la sua immensa cultura musicale e la sua bravura di cantante da jazz club. I suoi successi hanno infiammato il pubblico. La Zia, Baccalà, Serenata che duetta con Alessandra Amoroso, il pezzo contro il vicino “Tu si kin de merd”. Foggia è stato il 21esimo concerto, ne restano altri 14.
Un anno e una estate trionfali quelli di Brancale, che non poteva non chiudere il concerto di Ferragosto a Foggia con la sua hit più famosa, Anema e Core. In due versioni, quella normale e pop e quella dall’anima jazz. Applausi. Al termine gli attesi e chiacchierati fuochi “piro-musicali” al posto dei botti tradizionali.
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