Vigile preso a bottigliate in via Capruzzi a Bari. I sindacati: «A rischio chi indossa una divisa»

BARI - Non era in servizio. Stava semplicemente passeggiando con sua moglie e sua figlia, in una serata d’agosto come tante, lungo l’estramurale di via Capruzzi di Bari. Ma per un agente della Polizia Locale del capoluogo pugliese di 50 anni, quella che doveva essere una tranquilla passeggiata in famiglia si è invece trasformata in una violenta aggressione: circondato da un gruppo di uomini, è stato colpito con bottiglie di vetro, ferito al volto e al petto.
L’episodio è accaduto intorno alle 20:30 di giovedì scorso, quando l’uomo, secondo quanto riportato dai sindacati di categoria, è stato riconosciuto da un gruppo di quattro persone, di nazionalità straniera come protagonista di precedenti controlli sul territorio. È stato avvicinato e colpito con bottiglie di vetro rotte, riportando ferite al petto e al volto. L’agente aggredito avrebbe tentato invano di scansare i colpi, cercando di difendersi dall’aggressione del gruppo, poi dileguatosi all’arrivo dei suoi colleghi.
Secondo la ricostruzione fornita dai sindacati Cisl Fp, Uil Fpl e Csa, il gruppo sarebbe stato guidato da un 30enne di origini straniere, noto alle forze dell’ordine per la sua attività di parcheggiatore abusivo tra piazza Moro, piazza Umberto e il molo San Nicola, arrestato qualche ora dopo proprio sul molo, dove si trovava abitualmente. La vittima è stata invece soccorsa e medicata al Pronto soccorso del Policlinico di Bari, con una prognosi di dieci giorni.
Tutti gli atti di indagine sono ora al vaglio dell’Autorità giudiziaria. Immediata la reazione dei sindacati: «Quanto accaduto è di una gravità assoluta – si legge in una nota congiunta – È inaccettabile che un agente, terminato il proprio turno, non possa circolare liberamente nella sua città con la propria famiglia senza rischiare la vita».
La richiesta rivolta al sindaco Vito Leccese, è netta e urgente: «Serve un intervento immediato. Gli agenti della Polizia Locale operano in un clima da stato di guerra, senza mezzi, senza protezioni, senza organizzazione. Non è più possibile svolgere servizi di sicurezza urbana e prevenzione senza garanzie. Chi indossa una divisa viene esposto a continui rischi e questo non è più tollerabile».
Non è il primo caso del genere: solo un mese fa, sempre al molo San Nicola, un altro vigile urbano era stato aggredito durante un controllo su un parcheggiatore abusivo.
La Gazzetta del Mezzogiorno