Le opinioni cangianti del ministro Nordio

Carceri e riforme
Quel che a me non piace di Nordio è che abbia rilasciato dichiarazioni agghiaccianti sui suicidi in carcere e sul sovraffollamento Qui si mi pare che il cambio di opinione sia stato repentino e del tutto ingiustificato. Però nessuno si scandalizza.

L’Anm (associazione magistrati) ieri ha lanciato una polemica contro il ministro Nordio perché ha scoperto che nel 1994 Nordio, che era un magistrato piuttosto noto, firmò un appello contro la separazione delle carriere.
Tutti i giornali online hanno dato grande spazio. Devo confessare una cosa: se non ricordo male anche io nel 1994 (o forse un paio d’anni prima) ero contro la separazione delle carriere. Oggi sono sicuro che sbagliavo. La separazione delle carriere è una cosa sacrosanta. E la non separazione è anticostituzionale. Che Nordio in questi 31 anni abbia modificato le sue idee, mentre peraltro cambiava completamente il rapporto tra magistratura e società, e mentre le Procure assumevano un potere sproporzionato e satrapesco nella società e nello Stato, a me pare cosa buona e giusta. Della quale il ministro può andare fiero.
Quel che a me non piace di Nordio è che abbia firmato leggi per l’aumento delle pene, per l’istituzione di nuovi reati, per vietare i cortei, per proibire la disobbedienza nonviolenta, e poi che abbia rilasciato dichiarazioni agghiaccianti sui suicidi in carcere, sul sovraffollamento, e il fatto che sia contrario all’indulto e all’amnistia, e alla liberazione anticipata (legge Giachetti) e che condivida l’arresto di migranti che non hanno commesso nessun reato, eccetera eccetera. Qui si mi pare che il cambio di opinione sia stato repentino e del tutto ingiustificato. Però nessuno si scandalizza.
l'Unità