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Segretario Pd, è stallo. Spuntano Silvestri e Serri. Bonaccini, futuro a Roma

Segretario Pd, è stallo. Spuntano Silvestri e Serri. Bonaccini, futuro a Roma

La chiusura della breve parentesi di Stefano Reggianini segretario del Pd frantuma anche l’intesa tattica tra Stefano Vaccari e Gian Carlo Muzzarelli. Gli schieramenti rientrano nel loro alveo naturale, con Vaccari e Luca Sabattini, da una parte, e la saldatura tra Muzzarelli, Diego Lenzini e l’area cattolica (in grado di saldare un asse territoriale che dalla Bassa arriva alla Montagna passando per la città) dall’altra. Ricordiamo che il futuro segretario provinciale avrà, tra le altre incombenze, voce in capitolo sul metodo di selezione delle prossime candidature in Parlamento, presumibilmente nel 2027, forse anche prima.

Posto che Stefano Bonaccini è già di fatto candidato (da Bologna fanno sapere che la stessa leader nazionale Elly Schlein vuole che ritorni a Roma) occorrerà capire chi sono gli altri. La scelta degli aspiranti dunque non verterà solo sul valore politico del segretario provinciale, ma sulla garanzia che chi è al timone del partito se proprio non favorisca almeno non ostacoli chi ha deciso di correre.

L’area Vaccari è convinta che i cattolico-muzzarelliani dopo aver ottenuto Diego Lenzini in città e saltata l’operazione Reggianini siano stati accontentati in tutti i modi e ora non possono rivendicare altri bonus. E allora proveranno a puntare sulla nuova leva di sindaci di stretta osservanza, Massimo Paradisi di Castelnuovo in primis. In questa logica si aprirebbe spazio, qualora su Paradisi dovesse scattare un veto esplicito perché ritenuto troppo di parte, per le sindache Caterina Bagni di Soliera e Marika Menozzi di Concordia.

Dall’altra parte, tuttavia, ribattono che Lenzini non è stata una gentile concessione dei ‘rivali’, ma si è guadagnato lo scettro del partito in città facendo cappotto tra i circoli che lo hanno sostenuto. L’area cattolico-muzzarelliana non si sente perciò per nulla in debito. E anzi è convinta che in questo momento, dopo lo scivolone su Reggianini, le quotazioni di Vaccari nel partito siano in discesa e non può permettersi prove di forza. In più ritengono che un sindaco sia una scelta improvvida con i fronti aMo, Aimag, Seta, Hera tutti aperti.

È stallo dunque, un muro contro muro abbattibile solo individuando un altro Reggianini, cioè una personalità che vada bene sia a Sparta che ad Atene. Il problema è che non c’è. Al momento almeno. I muzzarelliani stanno sondando la disponibilità di potenziali figure terze: è stato contattato il coordinatore del Pd della Bassa, ex assessore, Simone Silvestri, nelle prossime ore toccherà a Luciana Serri (nella foto a sinistra), e intanto è stata fatta filtrare l’opzione Maria Costi proprio come ‘riserva della Repubblica’: nomi ritenuti in grado di mettere d’accordo le parti e porsi come arbitri imparziali nelle decisioni cruciali che dovrà assumere il partito.

I problemi però sono due: il primo è che non è chiara la disponibilità di queste tre persone. Secondo, proprio secondo la logica ’dopo Reggianini liberi tutti’, perché l’area Vaccari dovrebbe piegarsi a un’altra concessione? Non si esclude perciò una forzatura su Paradisi, Bagni o Menozzi, sfidando a un eventuale conta gli avversari.

İl Resto Del Carlino

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