Azioni ai massimi, ma Walmart…
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I principali indici azionari statunitensi, tra cui il Nasdaq e l'S&P 500, e gli indici azionari europei, tra cui il DAX, il CAC e lo Stoxx 600, hanno registrato nuovi massimi storici a metà settimana, sostenuti dal sentiment positivo del mercato.
Tuttavia, i risultati inferiori alle attese di Walmart, l'incertezza che circonda il conflitto in Ucraina e i dubbi sull'esito delle elezioni tedesche hanno penalizzato i mercati, causando una ritirata. Con un fatturato di quasi 700 miliardi di euro, circa il 2,5% del PIL nominale degli USA, Walmart ha avvertito di un 2025 più difficile, con vendite e crescita degli utili al di sotto delle previsioni.
L'azienda attribuisce questa prospettiva alla crescente preoccupazione dei consumatori per l'inflazione e le tariffe imposte dal governo. Nonostante continuino a registrare risultati soddisfacenti, il rallentamento dei consumi è un segnale preoccupante per l'economia statunitense, dato che i consumi rappresentano due terzi del PIL del Paese. L'inflazione, in particolare quella dei prezzi dei prodotti alimentari, e le tariffe sulle importazioni hanno avuto un impatto diretto sul sentiment dei consumatori, che sta diventando più cauto. Questo indebolimento dei consumi potrebbe avere effetti negativi sul PIL degli Stati Uniti, che dipende in larga misura dalla spesa delle famiglie.
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jornaleconomico