BCE: i mercati puntano sempre di più a non effettuare tagli fino alla fine dell'anno

Le previsioni di due delle maggiori banche internazionali in merito alla politica monetaria europea sono state riviste al rialzo dopo la decisione della Banca Centrale Europea (BCE) di mantenere invariati i tassi di interesse di riferimento nella riunione di luglio e nella successiva conferenza stampa, in cui il tono di Christine Lagarde è stato percepito come moderatamente aggressivo . Goldman Sachs e BNP Paribas non prevedono più ulteriori tagli quest'anno, rivedendo al rialzo i tassi di interesse di fine anno dall'1,75% al 2%.
Entrambe le banche hanno riconosciuto, nelle note pubblicate giovedì, che la probabilità di ulteriori tagli dei tassi di interesse quest'anno è bassa, spostando così lo scenario di base a una seconda metà dell'anno senza modifiche ai tassi di riferimento. Questo dopo che Lagarde ha descritto l'economia come "in una buona posizione", a indicare che la banca centrale è più propensa a mantenere tutto invariato.
"Riteniamo che il ciclo [di tagli] sia terminato e che la prossima mossa sarà un aumento nel quarto trimestre del 2026", si legge in una nota di BNP Paribas, che menziona anche la probabilità di un accordo commerciale tra Stati Uniti e Unione Europea come fonte di maggiore stabilità e crescita nel prossimo futuro.
Goldman Sachs vede nei commenti di Lagarde indicazioni che "è probabile che il Consiglio dei governatori mantenga i tassi invariati, a meno che la situazione non peggiori significativamente".
Il consenso di mercato e analisti prima della riunione di giovedì prevedeva un ulteriore calo entro la fine dell'anno, dopo settembre, che avrebbe portato il tasso di interesse di riferimento all'1,75%. Tuttavia, dopo il discorso di Lagarde, considerato aggressivo da alcuni analisti, queste previsioni sono state riviste al rialzo.
Il presidente della BCE non ha escluso ulteriori aumenti dei tassi di interesse qualora l'impatto delle barriere commerciali si rivelasse inflazionistico, cosa che la BCE non dà ancora per scontata, e ha sottolineato la forza dimostrata dall'economia europea nella prima metà dell'anno.
La strategia della banca, ha spiegato, è quella di "aspettare e vedere", in un momento in cui l'incertezza continua a offuscare le prospettive a medio termine.
HSBC aveva già uno scenario di base che non prevedeva ulteriori tagli fino alla fine dell'anno, mentre JPMorgan punta ora a ottobre, anziché settembre, per l'ultimo taglio dell'anno.
Pantheon Macro sostiene inoltre che "i mercati avranno bisogno di dati deboli nei prossimi mesi per valutare un nuovo taglio di 25 punti base (bp)", sebbene questo sia esattamente ciò che il think-tank prevede, soprattutto in termini di prezzi.
Anche la banca ING mantiene le aspettative di un'ulteriore riduzione a settembre, ma ammette che "questa convinzione si è indebolita oggi [giovedì]".
jornaleconomico