L'ONU stima che altre 1.200 persone siano fuggite da Macomia

Le Nazioni Unite stimano che più di 1.200 persone siano fuggite da Macomia nell'ultima settimana a causa di nuove incursioni terroristiche nella provincia mozambicana di Cabo Delgado, devastata da un'insurrezione armata dal 2017.

Secondo una nota dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), consultata da Lusa, molte delle oltre 1.200 persone costrette a fuggire solo nell'ultima settimana erano già state sfollate in precedenza .

"Attualmente, molte famiglie si rifugiano nelle aule scolastiche, con accesso limitato ai servizi di base. La maggior parte riferisce di aver perso i documenti di identità", descrive l'agenzia delle Nazioni Unite, aggiungendo che i bisogni più urgenti includono alloggio, cibo e protezione.

L'UNHCR è a Macomia per monitorare i rischi legati alla protezione, supportare le persone con disabilità e rafforzare il coordinamento della protezione sul campo.

La provincia di Cabo Delgado, ricca di gas e situata nel nord del Mozambico, è alle prese con una ribellione armata dal 2017, che ha causato migliaia di morti e una crisi umanitaria, con oltre un milione di sfollati.

Tra i nuovi movimenti estremisti nel nord del Mozambico c'è Niassa, una provincia vicina a Cabo Delgado, dove, sin dalla loro diffusione il 29 aprile, hanno causato la morte di almeno due guardie forestali, che sono state decapitate.

Solo nel 2024, almeno 349 persone sono morte in attacchi da parte di gruppi estremisti islamici nella provincia, con un aumento del 36% rispetto all'anno precedente, secondo i dati recentemente pubblicati dall'Africa Center for Strategic Studies, un istituto accademico del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti che analizza i conflitti in Africa.