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TdC rileva irregolarità nei contratti TAP

TdC rileva irregolarità nei contratti TAP

La Corte dei Conti (TdC) ha accertato che TAP ha eseguito diversi contratti senza la preventiva autorizzazione obbligatoria, violando la normativa in materia di spesa pubblica. I risultati sono stati trasmessi alla Procura della Repubblica.

Secondo la revisione contabile pubblicata questo lunedì, tra il 2023 e il 2024 TAP, in quanto società pubblica, ha stipulato contratti per l'acquisizione di servizi e beni per un valore complessivo di circa 473 milioni di euro.

La maggior parte di questi contratti individuali supera i 950 mila euro e coprono settori quali la fornitura di carburante, l'assicurazione, la ristorazione, la manutenzione e il noleggio di aeromobili.

La Corte dei conti ha concluso che molti di questi contratti sono stati eseguiti prima di essere inviati alla valutazione o prima della decisione dell'organismo di vigilanza, il che è contrario all'articolo 45 della legge sull'organizzazione e la procedura della Corte dei conti (LOPTC).

Secondo il rapporto di lunedì, in alcuni casi i contratti erano già stati pagati per intero al momento dell'ispezione. TAP ha sostenuto che i contratti non erano, a suo avviso, soggetti a ispezione preventiva e che le circostanze comportavano un'urgenza imperativa, a causa del rischio di conseguenze finanziarie e reputazionali in caso di mancata esecuzione.

Uno dei casi evidenziati è il contratto di fornitura di carburante per 67 aeroporti, entrato in vigore nell'aprile 2023 e valutato 554,7 milioni di euro, che mirava a evitare cancellazioni di voli e a garantire il rispetto del piano di ristrutturazione approvato da Bruxelles. Tuttavia, la Corte ha ritenuto che tali giustificazioni siano giuridicamente invalide.

Oltre alla fornitura di carburante, la TdC ha individuato irregolarità in contratti come quello del servizio di ristorazione a Boston, del valore di 6,1 milioni di euro, o quello dell'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro, del valore di 14,5 milioni di euro, stipulati senza previa autorizzazione.

Dopo aver analizzato tutte le informazioni, i giudici della Corte dei conti hanno approvato la relazione, che ha concluso che l'esecuzione dei contratti prima della loro ispezione era illegale, ha raccomandato alla TAP di rispettare rigorosamente le disposizioni di legge e ha fissato i compensi dovuti dalla società a 9.049,73 euro.

Come di consueto nei casi in cui vengono scoperte illegalità, il caso è stato deferito alla Procura della Repubblica, che ora deciderà se procedere a dibattimento o archiviare il caso.

Jornal Sol

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