Wall Street è immune alle tensioni geopolitiche e chiude in rialzo. Il petrolio scende bruscamente.

Wall Street ha chiuso la seduta di lunedì in rialzo, senza essere influenzata dalle tensioni geopolitiche tra Stati Uniti e Iran.
Guardando all'andamento dei principali indici nordamericani, l'S&P 500 ha chiuso le contrattazioni con un apprezzamento dello 0,96% (6.025,19 punti), seguito dal Nasdaq che è salito dello 0,94% a 19.630,97 punti e dal Dow Jones che è aumentato dello 0,89% a 42.581,78 punti.
Non è esagerato affermare che il mercato reagisca in modo inaspettato al conflitto in Medio Oriente.
Dopo che gli Stati Uniti hanno lanciato un “attacco a sorpresa” contro tre impianti nucleari iraniani, a Fordow, Natanz ed Esfaha, la rappresaglia è stata confermata attraverso un attacco missilistico contro le basi militari statunitensi in Qatar (base aerea di Al Udeid) e in Iraq (Ain al-Asad).
Tuttavia, lunedì Trump ha affermato che l'Iran ha avvisato gli Stati Uniti prima di lanciare missili contro la sua base militare in Qatar, il che, a suo dire, ha fatto sì che non ci siano state perdite di vite umane.
Anche il mercato del petrolio procede senza penalizzazioni. Sia il Brent (-8,24% a 69,26 dollari) che il greggio WTI (-8,94% a 67,24 dollari) sono in forte calo.
Questa sera, Donald Trump ha invitato sui social media gli Stati Uniti e gli altri mercati produttori di petrolio ad aumentare la produzione, data la volatilità dei prezzi.
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