Caso gemelli: la Corte Suprema chiude il caso del cambio di nome del comitato d'inchiesta
A seguito di una denuncia della madre dei bambini, la Corte Suprema aveva ordinato al Parlamento di non utilizzare più il riferimento ai "gemelli" nella Commissione parlamentare, ma AR ha fatto ricorso contro la decisione perché la riteneva "un'interferenza"
La Corte suprema amministrativa (STA) ha deciso di estinguere l'azione volta a modificare il nome della commissione d'inchiesta sul caso delle gemelle portoghesi-brasiliane, ritenendo che la questione fosse stata superata con l'utilizzo del nome completo. In un dispaccio del Presidente dell'Assemblea della Repubblica si legge che il Tribunale amministrativo supremo ha deciso giovedì "di estinguere l'istanza, per sopravvenuta inutilità della controversia".
La corte ha concluso che l'ordinanza del 9 gennaio che ordina al parlamento di cessare di utilizzare il nome "Commissione parlamentare d'inchiesta - Gemelli curati con il farmaco Zolgensma", dopo aver convocato la madre dei bambini , "è pienamente eseguita secondo le indicazioni fornite dal presidente dell'Assemblea della Repubblica quando ha chiesto alla commissione d'inchiesta (e questa ha accettato) che venisse utilizzato il nome completo".
La commissione d'inchiesta ora utilizza sempre il suo nome completo , ovvero "Commissione parlamentare d'inchiesta per verificare la legalità e la condotta di leader politici presumibilmente coinvolti nella fornitura di assistenza sanitaria a due bambini (gemelli) trattati con il farmaco 'Zolgensma'".
Il 22 gennaio, la conferenza dei leader ha deciso che l'Assemblea della Repubblica avrebbe presentato ricorso contro la decisione della STA che imponeva il cambio di nome della commissione d'inchiesta, ritenendo che tale tribunale invadesse i poteri del parlamento. La commissione stessa aveva già deciso sulla stessa linea qualche giorno prima.
Quel giorno, il portavoce della conferenza dei leader sostenne che la sentenza della STA finiva per costituire "un'ingerenza" nei poteri dell'Assemblea della Repubblica in quanto organo sovrano . Jorge Paulo Oliveira ha aggiunto che la conferenza dei leader ha compreso che sono stati addirittura superati i limiti della richiesta di citazione da parte della madre dei bambini, che ha portato a questa decisione.
Anche il Presidente dell'Assemblea della Repubblica aveva già ritenuto che vi fossero motivi per presentare ricorso contro la decisione della STA di modificare il nome della commissione d'inchiesta. In un parere a cui Lusa aveva accesso, José Pedro Aguiar-Branco sosteneva che la "decisione di istituire una commissione parlamentare d'inchiesta ad hoc (CPI), che comporta l'attribuzione di un nome formale al CPI che si concretizza nella scelta di un nome, costituisce (...) un atto politico che solo il Parlamento è competente a prendere".
"La scelta della denominazione del CPI non appare una questione dotata di autonoma rilevanza rispetto alla suddetta decisione politica di istituzione della commissione, ed è pertanto esclusa dalla giurisdizione dei tribunali amministrativi", si legge nel documento firmato dal Presidente dell'Assemblea della Repubblica.
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