<![CDATA[ Ministério da Saúde não informou INEM de greve dos técnicos de emergência ]]>

L'ispezione che ha analizzato l'impatto dello sciopero dei tecnici d'urgenza dell'anno scorso ha concluso che l'INEM non è stata in grado di definire i servizi minimi perché non ha ricevuto una tempestiva comunicazione preventiva dai sindacati del Ministero della Salute.

Secondo il rapporto preliminare dell'Ispettorato generale delle attività sanitarie (IGAS), pubblicato oggi, l'INEM "non ha ricevuto tempestivamente la comunicazione degli avvisi anticipati degli scioperi generali convocati per il 31 ottobre e il 4 novembre". In questo senso, "non avendo conoscenza dei dettagli ivi contenuti circa la tipologia e la durata degli scioperi, nonché circa i servizi minimi proposti, si è resa impraticabile la possibilità di qualsiasi contestazione dei servizi minimi finalizzata alla loro negoziazione". Secondo l'IGAS, questa richiesta di negoziazione da parte dell'INEM "avrebbe potuto essere presentata solo nelle prime 24 ore successive all'emissione di ogni avviso". L'INEM ha ricevuto solo un preavviso dello sciopero degli straordinari indetto dal Sindacato dei tecnici di emergenza preospedaliera (STEPH).

Le notifiche anticipate degli scioperi del settore pubblico del 31 ottobre e del 4 novembre "non sono state comunicate direttamente all'INEM, bensì alla Segreteria generale del Ministero della Salute (SGMS) e agli uffici dei membri del governo (che, nel caso della sanità, le hanno trasmesse alla SGMS il 24 ottobre".

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