U.S.A. Il giudice riduce la pena per i fratelli Menendez

Un giudice della California (sud-ovest) ha dato il via libera alla libertà vigilata per i fratelli Menendez, famosi negli Stati Uniti per l'omicidio dei genitori nel 1989.

Martedì il giudice Michael Jesic ha ridotto le condanne dei due uomini, condannati all'ergastolo nel 1996 e che hanno già scontato 35 anni di carcere, a una pena compresa tra 50 anni di carcere e l'ergastolo.

La nuova sentenza consente ai due fratelli di richiedere la libertà vigilata, decisione che sarà presa da una commissione speciale il 14 giugno.

La decisione del giudice Jesic è stata presa dopo un'udienza in cui la famiglia di Erik e Lyle Menendez ha sostenuto la richiesta di rilascio.

"Pensiamo che 35 anni siano sufficienti", ha spiegato in tribunale una cugina dei due, Anamaria Baralt. "La nostra famiglia li ha completamente perdonati. Meritano una seconda possibilità di vita", ha aggiunto.

Il caso dei due fratelli ha acquisito notorietà mondiale dopo la realizzazione di un film e di un documentario Netflix nel 2024.

Nel 1990, la Procura pubblica degli Stati Uniti accusò i due giovani, che allora avevano 18 e 21 anni, di aver ucciso a colpi di arma da fuoco i genitori per ereditare una fortuna del valore di 14 milioni di dollari (12,5 milioni di euro).

Gli avvocati hanno sostenuto che i fratelli erano stati violentati per anni dal padre e che la madre ne era a conoscenza, e che l'omicidio era un disperato tentativo di autodifesa.

La decisione del giudice, presa martedì, è giunta al termine del primo giorno di un'udienza di due giorni che il nuovo procuratore distrettuale di Los Angeles Nathan Hochman aveva cercato di bloccare per mesi.

Hochman ritiene che i fratelli continuino a mentire sui motivi per cui commisero gli omicidi del 1989, nei quali uccisero a colpi di arma da fuoco i genitori nella loro casa di Beverly Hills.