Al personale dell'USAID sono stati concessi 15 minuti per raccogliere i propri effetti personali dall'ufficio di Washington, DC

Agli ex dipendenti federali è stato anche detto di non portare con sé "oggetti proibiti".

Mentre l'amministrazione del presidente Donald Trump sta smantellando l'Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (USAID), agli ex dipendenti federali viene chiesto di dire addio alle loro scrivanie, e di farlo in fretta.

Martedì, i dirigenti dell'USAID hanno inviato un'e-mail ai dipendenti dell'agenzia, comunicando loro che avranno 15 minuti per entrare nei loro ex uffici presso il Ronald Reagan Building nel centro di Washington, DC, e recuperare i propri effetti personali.

"SOLO giovedì e venerdì, il 27 e 28 febbraio 2025, il personale dell'USAID avrà un'unica opportunità per recuperare i propri effetti personali", si legge nel messaggio, pubblicato anche sul sito web governativo dell'USAID.

"Al personale saranno concessi circa 15 minuti per completare il recupero e dovrà terminare la rimozione degli oggetti esclusivamente entro il tempo a loro disposizione", prosegue il messaggio.

L'e-mail include un orario che fornisce al personale un intervallo di tempo entro il quale ritirare i propri effetti personali, in base al proprio ufficio o ufficio indipendente.

Per alcuni, la durata è di un'ora e mezza; per altri, è solo di mezz'ora.

L'e-mail contiene anche un lungo elenco di oggetti proibiti che il personale dell'USAID non è autorizzato a portare nei locali, tra cui pistole ad aria compressa, trapani, coltelli, sciabole, spade, nunchaku, bastoncini da sci, cloro e candeggina liquida.

Secondo il messaggio, gli articoli a cui si fa riferimento "sono, e sono sempre stati, vietati all'ingresso nella struttura del Ronald Reagan Building attraverso un posto di controllo di sicurezza", che in genere è utilizzato solo da visitatori senza credenziali, soggetti a norme e regolamenti aggiuntivi.

Diversi funzionari dell'USAID hanno dichiarato ad ABC News che l'inclusione di questa lista dimostra come i dipendenti dell'agenzia che hanno dedicato la loro vita professionale all'assistenza all'estero vengano ora trattati come criminali violenti.

"Sembra che pensino che proveremo a organizzare una 'protesta pacifica' in stile 6 gennaio", ha affermato un funzionario.

L'ultima direttiva della dirigenza dell'USAID giunge mentre 1.600 dipendenti dell'ufficio per gli aiuti umanitari hanno ricevuto notifiche di licenziamento nel fine settimana e migliaia di altri all'estero sono stati messi in congedo amministrativo.

Prima della seconda amministrazione Trump, più di 10.000 persone lavoravano presso l'USAID.