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Dipendenti del Comune di Bologna in sciopero con due cortei separati. E il sindaco li incontra

Dipendenti del Comune di Bologna in sciopero con due cortei separati. E il sindaco li incontra
Tavolo sugli stipendi per gli addetti di palazzo D’Accursio. La Uil attacca: “Precettati tanti lavoratori”. Ma il Comune smentisce
Uno dei due cortei dei dipendenti del Comune di Bologna che hanno scioperato oggi per un adeguamento del salario (foto Schicchi)

Uno dei due cortei dei dipendenti del Comune di Bologna che hanno scioperato oggi per un adeguamento del salario (foto Schicchi)

Bologna, 6 novembre 2025 – A Bologna è andato in scena lo sciopero dei dipendenti comunali proclamato dai sindacati, che chiedono più risorse per il salario del personale. Ma i lavoratori – circa 500, divisi equamente in due – sono scesi in piazza divisi, con due cortei entrambi partiti da piazza Liber Paradisus con l’obiettivo di raggiungere la zona di piazza Maggiore: da un lato Fp-Cgil, Fp-Cisl e Fpl-Uil e dall’altro Sgb, Csa, Snater, Usb, Cobas e Adi.

Cortei separati per sindacati di base e confederali

I due raggruppamenti sindacali si sono radunati agli estremi della piazza: uno sul lato di piazza Lucio Dalla e l’altro sul lato di via Carracci. Poi le sigle confederali si sono diretti verso il sottopasso Maserati e via Bovi Campeggi, mentre i sindacati di base hanno imboccato via Carracci verso il ponte Matteotti. “Chiediamo sette milioni di euro per i dipendenti comunali”, tuona Massimo Betti (Sgb) cinque per il salario accessorio e due per nuove assunzioni. Perché al di là della “propaganda” della Giunta, afferma Betti, la situazione dei servizi comunali è diventata “veramente tragica”.

Per Marco Iacono (Fp-Cgil), “perché francamente non capisco perché si debba scioperare affinché il Comune applichi una legge che c’è da marzo e consente di dare più soldi per il salario accessorio”: e invece su questo Palazzo D’Accursio “non ha stanziato un solo euro”.

Il sindaco Lepore

Più tardi, il sindaco Matteo Lepore ha incontrato gli scioperanti: prima l’Sgb (“La Cgil non mi parlerà più dopo questo”, ha scherzato Lepore), poi i confederali. Un gesto distensivo, in vista del tavolo di confronto previsto per domani. L’amministrazione “ha precettato le figure professionali che poteva precettare. Un fatto inedito per un Comune che ha sempre criticato le precettazioni nazionali”: sintomo che la Giunta “ha paura della nostra forza”, manda a dire la Fpl-Uil. L’adesione, però, “è stata già molto alta”. In serata, il Comune ha smentito la precettazione: “Notizie infondate”, ha tagliato corto palazzo D’Accursio.

İl Resto Del Carlino

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