Endometriosi in Italia: 1,8 milioni di donne convivono con la malattia cronica

L'endometriosi rappresenta una delle sfide ginecologiche più complesse e sottovalutate del nostro tempo. I dati più recenti dell'Istituto Superiore di Sanità confermano che circa 1,8 milioni di donne italiane convivono attualmente con una diagnosi di endometriosi, con una prevalenza dell'1,4% della popolazione femminile tra i 15 e i 50 anni che pone questa patologia tra le più diffuse in ambito ginecologico.
Un fenomeno che colpisce silenziosamente milioni di donne, spesso per anni senza una diagnosi corretta, causando non solo dolore fisico intenso ma anche significative ripercussioni sulla fertilità e sulla qualità di vita.
I numeri dell'endometriosi in Italia: un quadro epidemiologico allarmanteSecondo i dati dell'Istituto Superiore di Sanità, negli ultimi dieci anni sono stati registrati oltre 113.000 ricoveri incidenti di endometriosi con un tasso di incidenza pari a 0,82 casi per 1.000 donne residenti in età fertile [1]. A livello globale, l'Organizzazione Mondiale della Sanità stima che l'endometriosi colpisca circa il 10% della popolazione femminile in età riproduttiva, interessando approssimativamente 190 milioni di donne nel mondo [2].
I dati italiani mostrano tassi leggermente più alti nella provincia autonoma di Bolzano, in Veneto e Sardegna [1]. Particolarmente significativo è il dato relativo all'impatto sulla fertilità: il 30-40% delle donne che soffrono di endometriosi può riscontrare problemi di fertilità o subfertilità [3].
Le cause dell'endometriosi: un puzzle multifattorialeL'endometriosi è una malattia ginecologica cronica caratterizzata dalla presenza di tessuto endometriale al di fuori della cavità uterina. Il tessuto endometriale, che normalmente riveste l'interno dell'utero, si sviluppa in sedi anomale come ovaie, tube di Falloppio, peritoneo, vescica e intestino [4].
Fattori di rischio principali
- Menarca precoce: prima mestruazione in età giovane;
- nulliparità: assenza di gravidanze portate a termine;
- fattori genetici: familiarità positiva nel 30% dei casi;
- fattori ambientali: esposizione a inquinanti con azione di interferenza endocrina.
Approfondimenti preliminari condotti dall'ISS evidenziano che il rischio di endometriosi potrebbe essere associato alla residenza in aree contaminate da inquinanti persistenti come policlorobifenili, diossine, piombo e cadmio [1].
Riconoscere l'endometriosi: sintomi e manifestazioniL'endometriosi presenta un quadro sintomatologico caratteristico. La classica triade sintomatologica comprende dismenorrea, dispareunia e infertilità [5].
Sintomi principali
- Dismenorrea severa: dolore mestruale intenso che peggiora progressivamente.
- Dolore pelvico cronico: che persiste anche al di fuori del periodo mestruale.
- Dispareunia profonda: dolore durante i rapporti sessuali.
- Sintomi gastrointestinali: dolore durante la defecazione, gonfiore addominale.
- Sintomi urinari: dolore durante la minzione.
- Affaticamento cronico: spossatezza persistente.
Classificazione per stadi
L'American Society for Reproductive Medicine (ASRM) classifica la gravità in quattro stadi [6]:
- Stadio I (minima): lesioni superficiali limitate.
- Stadio II (lieve): lesioni più numerose e profonde.
- Stadio III (moderata): endometriomi ovarici e aderenze.
- Stadio IV (grave): lesioni estese con aderenze dense.
L'endometriosi può avere un impatto devastante sulla qualità di vita. È considerata una malattia di rilevanza sociale, poiché nelle forme più severe limita significativamente la produttività lavorativa delle donne [3].
Le pazienti riferiscono:
- limitazioni lavorative: assenteismo e ridotta produttività;
- compromissione delle relazioni sociali: isolamento e difficoltà relazionali;
- impatto sulla vita intima: problemi di coppia dovuti alla dispareunia;
- disturbi dell'umore: ansia e depressione secondarie al dolore cronico;
- preoccupazioni per la fertilità: stress legato alle difficoltà di concepimento;
Il ritardo diagnostico medio di 7-10 anni aggrava ulteriormente l'impatto psicologico, lasciando le donne senza risposte per lunghi periodi [7].
Diagnosi dell'endometriosi: criteri e strumenti diagnosticiLa diagnosi di endometriosi è principalmente clinica e può essere formulata dalla pubertà fino alla menopausa [8].
Il percorso diagnostico include:
Approccio diagnostico
- anamnesi accurata: raccolta dettagliata dei sintomi e della storia familiare;
- esame ginecologico: valutazione obiettiva delle strutture pelviche;
- ecografia transvaginale: primo esame strumentale con accuratezza superiore all'80%;
- risonanza magnetica: gold standard per la mappatura delle lesioni;
- dosaggio CA-125: marker aspecifico ma utile per il monitoraggio;
- laparoscopia: conferma diagnostica definitiva quando necessaria.
È fondamentale consultare uno specialista ginecologo quando si manifestano:
- dolore mestruale severo che non risponde agli antidolorifici comuni;
- dolore pelvico persistente al di fuori del periodo mestruale;
- dolore durante i rapporti sessuali che interferisce con la vita intima;
- sintomi gastrointestinali ciclici associati al ciclo mestruale;
- difficoltà di concepimento dopo 6-12 mesi di tentativi;
- peggioramento progressivo dei sintomi nel tempo.
Riconoscere tempestivamente l'endometriosi permette di:
- iniziare trattamenti appropriati prima che la malattia progredisca;
- preservare la fertilità attraverso interventi tempestivi;
- prevenire complicanze come aderenze estese;
- migliorare significativamente la qualità di vita;
- ricevere supporto psicologico adeguato fin dalle prime fasi.
L'endometriosi rappresenta una delle principali cause di infertilità femminile. Il meccanismo di compromissione è multifattoriale:
- alterazioni anatomiche: aderenze che modificano l'anatomia pelvica;
- infiammazione cronica: ambiente ostile per gameti ed embrioni;
- compromissione ovarica: riduzione della riserva ovarica;
- alterazioni tubariche: compromissione del trasporto ovocitario.
Per le donne che desiderano una gravidanza sono fondamentali monitoraggio specialistico della funzione ovarica e valutazione tempestiva delle opzioni riproduttive.
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Fonti
[1] Istituto Superiore di Sanità. "Endometriosi: più di 1.800.000 donne convivono in Italia con una diagnosi", 2025.
[2] Fondazione Italiana Endometriosi. "L'endometriosi colpisce circa il 10% delle donne in età riproduttiva a livello globale", marzo 2025.
[3] Ministero della Salute. "28 marzo 2025 Giornata mondiale dell'endometriosi", marzo 2025.
[4] Humanitas. "Endometriosi: che cos'è e quali sono i sintomi", aprile 2025.
[5] Manuali MSD Edizione Professionisti. "Endometriosi - Ginecologia e ostetricia", aprile 2024.
[6] American Society for Reproductive Medicine (ASRM). "Classificazione dell'endometriosi", linee guida internazionali.
[7] ISS. "Per oltre 134 mila donne tra 15 e 50 anni almeno un ricovero per endometriosi tra il 2011 e il 2020", dicembre 2024.
[8] IFEM Endo. "Diagnosi di endometriosi", maggio 2024.
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