Addio a Roberto Maggi, il giornalista che ha unito Italia e Giappone

Roberto Maggi, nato a Genova il , ha dedicato la sua vita al giornalismo e alla cultura giapponese. La sua carriera è stata caratterizzata da una profonda passione per il Giappone, paese che ha conosciuto e amato a fondo. Maggi si trasferì in Giappone come religioso del Pime, il Pontificio Istituto delle Missioni Estere, ma ben presto decise di intraprendere un percorso diverso, abbracciando il mondo del giornalismo.
Questa scelta si rivelò fondamentale per la sua vita, permettendogli di diventare un punto di riferimento nel panorama informativo italiano.
Un percorso professionale all’ANSALa carriera di Maggi all’ANSA iniziò nel 1983 come collaboratore, per poi diventare praticante l’anno successivo. La sua dedizione e il suo talento lo portarono a ricoprire ruoli sempre più importanti. Dopo alcuni anni trascorsi nella redazione di Roma, tornò a Tokyo come capo dell’ufficio dell’agenzia, dove continuò a svolgere un lavoro di grande rilevanza fino al 2010. La sua esperienza in Giappone gli permise di offrire una prospettiva unica sulle notizie internazionali, rendendolo un giornalista rispettato e apprezzato.
Un gentiluomo del giornalismoMaggi non era solo un professionista del settore, ma anche un uomo di grande umanità. I suoi colleghi lo ricordano come un gentiluomo d’altri tempi, sempre disponibile a offrire consigli e supporto ai più giovani. La sua capacità di ascoltare e comprendere gli altri lo ha reso una figura amata e rispettata all’interno della redazione. Nel 2010, alla Farnesina, ricevette il premio giornalistico Umberto Agnelli, un riconoscimento che testimonia il suo impegno e la sua passione per il giornalismo.
Un’eredità duraturaRoberto Maggi lascia un’eredità significativa nel mondo del giornalismo e nella comunità italiana in Giappone. La sua morte rappresenta una perdita per tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e lavorare con lui. Lascia la moglie e tre figlie, che porteranno avanti il suo ricordo e la sua passione per la cultura giapponese. La sua vita è un esempio di come il giornalismo possa unire culture diverse e promuovere la comprensione reciproca tra i popoli.
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