Le ultime notizie sulle elezioni regionali in Veneto: i candidati in pole per il dopo Zaia

Venezia, 27 giugno 2025 – Occhi puntati sulle elezioni regionali in Veneto dopo lo stop al terzo mandato per i presidenti di Regione. Il centrosinistra prova a capitalizzare le divisioni interne al centrodestra, ridiscutendo sui territori, i confini delle alleanze in vista del voto del prossimo autunno.
In Veneto, l'intesa tra Pd e Movimento cinque Stelle, risponde alla candidatura di Giovanni Manildo, ex sindaco di Treviso dal 2013 al 2018, noto per aver battuto alle urne il leghista Gentilini.

Nel partito di Giuseppe Conte, molto dipenderà dalla riunione odierna Consiglio nazionale del Movimento, organismo incaricato di vidimare le scelte strategiche, con al centro proprio il nodo delle intese per le Regionali ma la soluzione "civica" rappresentata da Manildo non dovrebbe trovare ostacoli.
L'ex sindaco, dopo aver incassato il sostegno del Partito democratico, attende il via libera degli altri partiti della coalizione per ufficializzare la candidatura.
Nel centrodestra invece si naviga a vista sebbene non manchino i contendenti alla successione del presidente Luca Zaia. "Vista la classe dirigente che ha sul territorio, Fratelli d'Italia è in grado di esprimere un'ottima candidatura”, ha puntualizza il coordinatore veneto dei meloniani Luca De Carlo, tra i nomi circolati per la successione al "Doge" se Giorgia Meloni rivendicasse per il suo partito la candidatura.
"L’era Zaia è finita”, ha precisato. Per poi allungare i tempi della “partita” in corso: “Sarà scelto il migliore. I tempi? Appena prima o appena dopo agosto”.
Ma la Lega a sua volta punta sul "buon governo" dell'amministrazione Zaia per rivendicare, in soluzione di continuità, la scelta del nome da candidare.
Il più quotato al momento, qualora la Lega dovesse spuntarla, è il vice di Matteo Salvini, Alberto Stefani. Mentre anche i centristi chiedono a questo punto, come fa l'Udc Antonio De Poli, di smetterla con le prove di forza individuali e di fare presto a individuare il candidato: "Ora bisogna scegliere un candidato presidente e aprire un confronto sui contenuti”.
Guardando al quadro nazionale, per ora l'unica candidatura certa nel centrodestra è quella di Francesco Acquaroli, che cerca il bis nelle Marche.
Per le altre ci sono diverse ipotesi ma la quadra si potrà trovare solo sciogliendo il nodo del Veneto. Mentre per il quanto riguarda il futuro che attende Zaia, al termine di una amministrazione in carica per 15 anni, si fanno insistenti i rumors di una possibile candidatura a sindaco di Venezia ma non è da escludere anche una nomina governativa che si ipotizza al vertice di una grande società partecipata.
İl Resto Del Carlino