OMS: i datori di lavoro dovrebbero proteggere meglio i lavoratori dallo stress da calore
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Datori di lavoro e governi devono fare di più per proteggere i lavoratori dallo stress da calore, avverte l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che sottolinea i crescenti rischi posti dal caldo estremo.
Le ricerche dimostrano che per ogni grado superiore a 20 gradi, la produttività diminuisce del 2-3 percento.
Lo stress da calore si verifica quando il corpo assorbe più calore di quanto riesca a dissipare. Questo può portare a sintomi come vertigini, disidratazione e, nei casi più gravi, persino insufficienza renale o problemi neurologici. L'OMS sottolinea che i rischi non sussistono solo all'esterno, ma anche all'interno. Si pensi agli spazi di lavoro scarsamente ventilati o ai capannoni di produzione, dove le temperature aumentano rapidamente.
Secondo i dati pubblicati a giugno da TNO, nei Paesi Bassi circa 358.000 lavoratori soffrono di stress da calore. Sono esposti a temperature nocive per una media di oltre ottanta ore all'anno, circa due settimane lavorative complete.
"La salute e i mezzi di sussistenza di miliardi di lavoratori in tutto il mondo sono già compromessi dallo stress da calore, soprattutto nelle comunità vulnerabili", afferma Jeremy Farrar, responsabile scientifico dell'OMS. I lavoratori nei settori dell'edilizia, dell'agricoltura e della pesca sono particolarmente a rischio. Ma anche autisti, addetti alle pulizie e magazzinieri possono riscontrare problemi a causa delle alte temperature.
Oltre ai lavoratori, anche i bambini e gli anziani sono vulnerabili agli effetti del caldo prolungato, soprattutto nei paesi in via di sviluppo dove l'accesso al raffreddamento e all'assistenza sanitaria è limitato.
L'OMS raccomanda pertanto piani mirati per il riscaldamento, suddivisi per settore e regione. Questi dovrebbero essere sviluppati in collaborazione con datori di lavoro, dipendenti, sindacati ed esperti sanitari. Si considerino misure come orari di lavoro modificati, pause obbligatorie per bere e ambienti di lavoro più freschi.
Secondo l'OMS e l'OMM, il 2024 è stato l'anno più caldo mai registrato a livello globale. Le loro conclusioni si basano su cinquant'anni di ricerca. Si prevede che le ondate di calore diventeranno più frequenti e intense a causa dei cambiamenti climatici, rendendo sempre più urgente la protezione dallo stress da calore.
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