S&P non ha modificato il rating della Polonia

Secondo S&P, le prospettive stabili riflettono un equilibrio tra le prospettive di crescita economica stabile a medio termine della Polonia nei prossimi due anni e i rischi di una maggiore vulnerabilità economica legata al rapido aumento del debito.

S&P afferma che il rating creditizio della Polonia potrebbe essere declassato se le prospettive di crescita economica a medio termine dovessero deteriorarsi significativamente, forse in concomitanza con crescenti squilibri macroeconomici o ulteriori shock esterni, tra cui le conseguenze inattese dell'aggressione russa contro l'Ucraina. Un taglio del rating sarebbe possibile anche in caso di un'escalation della guerra in Ucraina, che graverebbe ulteriormente sulle finanze pubbliche e sulla crescita economica polacca, e porrebbe ulteriori rischi per la sicurezza.

Un miglioramento del rating della Polonia sarebbe possibile se i deficit di bilancio venissero ridotti a livelli significativamente inferiori, il che porterebbe il debito pubblico a un percorso discendente. Anche il mantenimento del trend di miglioramento della qualità istituzionale e della governance dello Stato, la garanzia di una solida politica fiscale e il mantenimento dell'afflusso di fondi UE e di investimenti diretti esteri avrebbero un impatto positivo sul rating.

All'inizio di quest'anno, le prospettive di rating della Polonia sono state declassate a negative da altre due importanti agenzie: Moody's e Fitch , che hanno mantenuto i loro rating creditizi ai livelli attuali.

Tra le tre maggiori agenzie di rating, Moody's attribuisce alla Polonia la valutazione più alta in termini di affidabilità creditizia, con un punteggio "A2". Il rating della Polonia secondo Fitch e S&P è "A-", un livello inferiore a quello di Moody's.