Chega interroga il Primo Ministro sulle domande a cui non è stata data risposta durante la mozione di censura
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Il presidente di Chega, André Ventura, interviene durante il dibattito tematico proposto dal Governo, sul Piano nazionale di attuazione del Patto europeo per le migrazioni e l'asilo, presso l'Assemblea della Repubblica, a Lisbona, il 16 gennaio 2025. JOSÉ SENA GOULÃO/LUSA
Martedì scorso, Chega ha interrogato il Primo Ministro su questioni che, secondo il partito, non erano state affrontate "in modo esauriente" durante la mozione di censura.
Nel documento, il partito guidato da André Ventura ha evidenziato che “nell’ultima sessione della seduta plenaria di questa Camera, tenutasi il 22 febbraio di quest’anno, il Primo Ministro, Dr. Luís Montenegro, non è stato in grado di rispondere in modo esaustivo e illuminante alle domande sollevate dai membri del Gruppo parlamentare CHEGA, presentate durante la mozione di censura”.
Sebbene il partito ammetta di “non avere nulla a che fare, né di voler sapere nulla dell'attività imprenditoriale del Primo Ministro, prima della sua vita politica pubblica”, Chega è anche dell'opinione che “il Primo Ministro debba delle spiegazioni alla Nazione, in vista delle buone pratiche di governo, in nome della trasparenza e della fiducia nelle istituzioni politiche”.
Pertanto, Chega vuole sapere “chi sono stati e chi sono i clienti di SPINUMVIVA, dalla sua fondazione fino ad oggi, comunicando ogni anno la loro rispettiva quota del fatturato dell’azienda?”.
Inoltre, il partito ha anche chiesto se “esiste o è esistito qualche affare, sotto forma di contratto, prestazione di servizi o accordo, svolto con il Consiglio comunale di Espinho, Vagos o altri guidati dal PSD”.
“Esiste o esisteva un'attività commerciale, sotto forma di contratto, prestazione di servizi o accordo, svolta con gruppi imprenditoriali o holding familiari, le cui attività dipendono direttamente da concessioni. Se è così, quando finiranno queste concessioni?”, ha chiesto Chega.
jornaleconomico