Legge sugli stranieri. Il Montenegro non teme la correzione della Corte Costituzionale

Il primo ministro Luís Montenegro ha assicurato giovedì sera che non rinuncerà alla legge sugli stranieri, che sarà discussa in Parlamento a settembre, affermando che solo dopo la sentenza della Corte costituzionale (TC) si potrà apportare una correzione al suo testo.
Luís Montenegro ha promesso che, "se per caso la TC dovesse comprendere che esiste una norma o una soluzione a una norma che non è completamente in accordo con l'interpretazione dei principi costituzionali", la maggioranza da lui rappresentata "accetterà questa decisione e troverà una soluzione legale che rispetti la pronuncia della TC".
"Ma deve anche raggiungere il suo obiettivo. In altre parole, una cosa è molto chiara: non rinunceremo al nostro obiettivo, anche se la formulazione della legge dovesse essere modificata a seguito della sentenza della Corte Costituzionale", ha sottolineato.
Parlando ai giornalisti a margine dell'inaugurazione della 633ª edizione della Fiera di São Mateus a Viseu, il Primo Ministro ha ricordato che la legge sugli stranieri "non è stata nemmeno discussa" in Parlamento e si aspetta che ciò accada quando inizieranno i lavori a settembre.
"Siamo in attesa della sentenza della Corte costituzionale, che sarà emessa a breve", ha affermato il Primo Ministro, dimostrando la sua "convinzione che le soluzioni trovate in Parlamento siano conformi alle disposizioni della Costituzione della Repubblica", pur riconoscendo che anche i giudici "spesso non sono d'accordo", ma "aspetteranno con calma".
"Se, come ci aspettiamo, non ci saranno discrepanze, contiamo di continuare su questa strada e quindi avremo una nuova legge che porti regolamentazione e dignità agli immigrati che cercano opportunità di lavoro e riconoscimento in Portogallo, e ne abbiamo bisogno", ha affermato.
Interrogato sul processo di privatizzazione della TAP, che ha portato il Presidente della Repubblica a sollevare alcune questioni all'esecutivo, Luís Montenegro, senza fare riferimento ai dubbi sollevati dal capo dello Stato, ha assicurato che il governo ha risposto, il che ha portato alla promulgazione del diploma di Marcelo Rebelo de Sousa.
"Passeremo alla fase successiva, quella dell'approvazione del capitolato d'oneri, che sarà determinante per l'avvio del processo di ricezione delle proposte", ha proseguito, "che, vale la pena ribadire, mira a dare un futuro alla nostra compagnia aerea e a garantire la fattibilità e la sostenibilità di un'operazione che rientra nell'interesse strategico del Portogallo. Ed è ciò che stiamo facendo, in modo del tutto naturale".
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