Caldo estremo e lavoro: ecco i termometri all’Electrolux di Forlì, gli operai vanno a casa

Forlì, 4 luglio 2025 - Troppo caldo. Oggi gli operai della Electrolux di Forlì hanno lasciato il posto di lavoro in anticipo, prima della fine del turno: alle 12.15, rispetto alle 17, a causa, denunciano i sindacati, del forte stress termico.
Una decisione, viene sottolineato in una nota, presa in autotutela della salute delle maestranze, seguiti a ruota anche da altri reparti, in uno stabilimento che ha registrato punte prossime ai 40 gradi.

Secondo quanto riferisce la Fiom-Cgil, il bollino rosso per il disagio bioclimatico nel bollettino emesso da Arpae e che persiste da più di 10 giorni sarebbe stata completamente ignorata dall'azienda, non dai lavoratori.
"La salute per Electrolux non è una priorità", denuncia la RLS Fiom Cinzia Colaprico, evidenziando la mancata adozione di misure per alleggerire il carico di lavoro, aumentare le pause o introdurre strategie per mitigare il calore nei reparti.
"I dirigenti lavorano al fresco, chi è sulle linee invece sopporta temperature insostenibili".
Le tensioni erano già emerse nella riunione del 2 luglio tra azienda e rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza.
In quell'occasione era stata chiesta l'attivazione di un orario ridotto (6-14) per proteggere il personale durante i giorni più critici, in particolare il 4 luglio.
Una proposta firmata anche dagli RLS Stavale (Ugl) e Colaprico (Fiom) e regolarmente verbalizzata, ma rimasta senza riscontro da parte della direzione, che ha respinto ogni modifica, anche per i reparti a maggiore rischio come la smalteria. Gli Rls hanno quindi segnalato la situazione alle autorità competenti.
İl Resto Del Carlino