DAZN e Sky chiederanno risarcimento agli utenti pirata

Dovevano già pagare una multa per aver utilizzato un servizio di streaming illegale. Ora verranno anche citati in giudizio da DAZN e Sky Italia. Le due società, insieme alla Lega Calcio Serie A, chiederanno un risarcimento danni agli oltre 2.000 “pirati” italiani scoperti a metà maggio dalla Guardia di Finanza.
Sky, DAZN e Lega Serie A hanno ottenuto i nomiCirca quattro mesi fa, il Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di finanza (NSBS) e il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria (PEF) di Lecce hanno identificato 2.282 persone in 80 province che hanno sottoscritto un abbonamento alle IPTV pirata per la visione di contenuti protetti dal diritto d’autore. Per 2.189 di essi è scattata la multa di 154 euro.
La somma è quella minima prevista per la violazione del diritto l’autore. Quella massima è 5.000 euro, ma un deputato di Fratelli d’Italia (presidente della Commissione Finanze) aveva suggerito di incrementare la cifra a 16.233 euro. Non è noto se la proposta sia ancora in discussione in Parlamento.
Le indagine delle Fiamme Gialle avevano consentito di smantellare l’infrastruttura della IPTV pirata e di identificare gli abbonati attraverso le “tracce digitali”. Si conoscono i loro dati anagrafici, bancari e geografici (dove risiedono). La Procura di Lecce ha autorizzato la trasmissione dei dati ai titolari dei diritti.
DAZN, Sky Italia e Lega Calcio Serie A citeranno in giudizio i “pirati” e chiederanno un risarcimento danni. Stefano Azzi, CEO di DAZN Italia, ha dichiarato:
Un’azione risarcitoria, che può ammontare a diverse migliaia di euro, equivale a circa dieci anni di abbonamenti legali. Tifare dallo stadio o da casa in modo legale è una scelta sicura per chi guarda e l’unico modo per tenere vivo lo spettacolo che amiamo.
Questo è invece il commento di Andrea Duilio, CEO di Sky Italia:
La lotta alla pirateria non riguarda soltanto chi gestisce le piattaforme illegali. Anche chi sceglie di utilizzarle deve essere consapevole di compiere un vero e proprio furto con conseguenze reali. Questi comportamenti illeciti non solo danneggiano i titolari dei diritti, ma minano interi settori economici e mettono a rischio il lavoro di tante persone.
Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Calcio Serie A, ha affermato:
Si sta concretizzando quanto abbiamo sempre detto ovvero che “chi sbaglia paga”. Da oggi, infatti, chi sceglie di vedere contenuti piratati, oltre a essere perseguito e multato dalla Guardia di Finanza, dovrà risarcire i licenziatari dei diritti sfruttati illegittimamente. Finalmente volge al termine l’epoca dell’impunità: il cerchio intorno ai pirati digitali si stringe di mese in mese attraverso un cambio di passo decisivo nella lotta alla pirateria.
Il Generale Crescenzo Sciaraffa, Comandante del Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di Finanza ha evidenziato che, oltre a pagare la sanzione, i “pirati” hanno fornito nuove informazioni sugli organizzatori delle illecite attività, contribuendo quindi alle indagini.
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