Il 5 per mille? Permette ai ragazzi poveri o con disabilità di diventare scout

Intorno a noi vediamo tanti bisogni: vorremmo che le cose fossero diverse, ma ci sembra di non poter fare nulla. Con il 5 per mille, invece, ciascuno di noi può fare la differenza, esattamente là dove riteniamo che il nostro aiuto serva di più e per la causa che ci fa battere il cuore. Con il 5 per mille, centinaia di migliaia di persone possono trovare un sostegno se sono in difficoltà, una nuova cura se sono malate, delle proposte educative o di svago. Il 5 per mille finanzia la tutela dell’ambiente, difende e promuove i diritti dei più fragili, accompagna lo sviluppo, promuove la cultura, dà più forza al welfare. Dal 2006 a oggi, più di 8,7 miliardi di euro grazie al 5 per mille sono andati esattamente dove i cittadini hanno voluto indirizzarli: da oggi partirà un racconto a puntate di come sono stati utilizzati. Le brevi storie che trovare in questa serie accompagnano la mobilitazione della campagna “5 per mille, ma per davvero” che chiede la cancellazione del tetto al 5 per mille e sono la dimostrazione più chiara di quanto sia miope non aumentare il tetto.
«Grazie ai fondi del 5 per mille abbiamo garantito l’accesso alle attività a ragazze e ragazzi provenienti da famiglie con difficoltà economiche, sostenuto la nascita di nuovi gruppi, ristrutturato sedi scout, migliorato gli spazi. Siamo intervenuti nelle zone colpite da calamità naturali, offrendo supporto alle comunità territoriali e acquistato materiali e attrezzature, come tende e strumenti per le attività all’aperto». Roberta Vincini e Francesco Scoppola, presidenti del Comitato nazionale Agesci raccontano così l’importanza del 5 per mille per l’Agesci.
Tra i progetti sostenuti con il 5 per mille, per esempio, alcuni gruppi scout hanno deciso di acquistare le Joëlette, carrozzine da fuoristrada a ruota unica, progettate per affrontare terreni impervi. L’obiettivo è permettere la piena partecipazione alle attività scout anche a bambini e ragazzi con disabilità motoria: anche chi ha mobilità ridotta così può prendere parte a escursioni, campi e route.
In Sicilia, per esempio, grazie ai fondi del 5 per mille Agesci ha acquistato due Joëlette: a gestirle oggi sono gli incaricati all’organizzazione e la Branca Rover e Scolte, che curano anche la formazione all’uso.
Questo contenuto è tratto dal numero di VITA magazine “5 per mille, ma per davvero” ed è stato eccezionalmente reso disponibile a tutti e tutte, se apprezzate il nostro impegno, se volete supportarci e sostenere la campagna, abbonatevi a VITA. Trovate sulla pagina dedicata tutti gli aggiornamenti sulla mobilitazione.
In apertura foto di AGESCI
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