Traffico e grandi opere: le sfide. ’Duello’ tra Priolo e Cavedagna

Bologna, 8 novembre 2025 – Code, strade bloccate, cantieri del tram: il traffico è un tema che ci riguarda tutti. E quando si parla di ingorghi, viene spontanea una domanda: le grandi opere che verranno, dal tram al Passante, saranno risolutive? Se ne parla nella terza puntata del vodcast ’il Resto di Bologna’, da oggi online sul nostro sito (www.ilrestodelcarlino.it), su YouTube e Spotify, con spezzoni ed estratti sulle pagine social del nostro quotidiano.

In dialogo con Rosalba Carbutti, giornalista del Carlino di Bologna, l’economista ed ex amministratore delegato di Nomisma, Luca Dondi dall’Orologio, poi Irene Priolo, assessora regionale ai Trasporti e alle Infrastrutture, e Stefano Cavedagna, europarlamentare di Fratelli d’Italia, protagonisti del talk politico. Spazio anche alla ’Vox populi’ a cura del giornalista Marco Santangelo. Ad aprire le danze è l’economista Dondi dall’Orologio che, in apertura di puntata, cita anche il sondaggio di Demetra ’Bologna in movimento’, dove emerge quanto il traffico sia tra i temi più sentiti dai bolognesi, dopo la sicurezza. Da qui, analizza le infrastrutture di domani, a partire dal tram: “Rispetto alla tramvia fiorentina, nel progetto bolognese manca il respiro metropolitano. Il rischio? Che sia un’opera troppo urbana”. Dubbi anche sul Passante: “Temo che farà la fine dello stadio... se ne parlerà per molti anni e non si concretizzerà”.

Infine, un auspicio, guardando anche all’aeroporto: “Bologna ha molta ambizione sulla carta, ma non ha gli strumenti per sostenere questa ambizione. Ora deve scegliere se fare un campionato internazionale e dotarsi delle infrastrutture necessarie”.
Nel ’duello’ politico l’assessora regionale Priolo si dice convinta che “soffrire” per il tram ne varrà la pena visti i benefici futuri: “In Europa si arriverà a 276 città che avranno il tram. Quest’opera è utile perché aiuta ad aumentare la capacità del trasporto pubblico. Un tram può portare 350 persone, il bus ne porta 180... Certo, si parte con alcune linee, ma poi diventerà un’opera metropolitana”. Di diverso avviso il meloniano Cavedagna: “Togliere bus e filobus per mettere un sistema a binari, tolti anni fa perché si ritenevano pericolosi, esclude le auto dalla strade, dimezzando la carreggiata con tanti disagi e danni”.
Agli antipodi le posizioni anche sul Passante. Priolo è convinta che il nuovo progetto ridotto “si farà”, alcune opere di adduzione comprese, mentre altre andranno nella prossima concessione. Cavedagna, invece, non molla il Passante Sud: “Siamo sempre stati coerenti su questo. Il Passante di Mezzo, si sa, che non avrebbe risolto il problema del traffico”. Non manca, uno sguardo alle Comunali 2027 e alla candidatura bis di Matteo Lepore. Priolo è convinta: “Ovvio che i cantieri creano disagi, ma un sindaco deve portare avanti cose che in quel momento non portano consenso ma sono un bene per la tua comunità”. Cavedagna sul 2027 è possibilista, viste “le tante bocciature dei cittadini su tram e Città 30, provvedimenti della giunta Lepore”.
İl Resto Del Carlino




