Accordo con l’Anci per l’apertura di sportelli Inps in tutti i comuni

Portare i servizi dell’Inps in tutti i comuni. Al via l’apertura e la promozione presso i comuni italiani, soprattutto nelle aree interne e nelle isole minori, dei Punti Utenti Evoluti (PUE) e dei Punti Cliente di Servizio (PCS) , ovvero di sportelli telematici INPS e sportelli virtuali di accesso ai servizi coadiuvati dalla presenza di un funzionario comunale.
L’iniziativa è resa possibile dalla collaborazione tra Anci ed Inps, prevista nel protocollo di intesa firmato a Roma dai presidenti Gaetano Manfredi e Gabriele Fava. Vale la pena ricordare che l’Istituto nazionale di previdenza sociale eroga il welfare a circa 52 milioni di utenti mediante 470 prestazioni socio-assistenziali e previdenziali rivolte a lavoratori, disoccupati, pensionati e alle famiglie. Tuttavia ci sono più di 4.500 Comuni italiani che non hanno un ufficio Inps nelle vicinanze, una mancanza che spinge milioni di cittadini a spostarsi per ottenere assistenza.
Il progetto che diventa una realtà nazionale è stato già sperimentato in 23 Comuni di 7 Regioni. Anci ed Inps individueranno ulteriori iniziative per migliorare l’accessibilità alle prestazioni Inps, in particolare Anci supporterà l’Inps nella raccolta di feedback e nell’analisi dell’esperienza degli enti comunali che hanno attivato il PUE o il PCS.
La collaborazione tra Anci ed Inps è destinata a proseguire dal momento che promuoveranno attività di comunicazione e informazione per gli utenti sull’importanza e i benefici dell’utilizzo dei PUE e dei PCS, anche in relazione al progetto “INPS in rete per l’inclusione” frutto dell’Accordo quadro di collaborazione tra Inps, Anci, Caritas italiana, Comunità di Sant’Egidio e Croce Rossa Italiana, sottoscritto il 27 marzo 2025. Il progetto è nato dalla volontà di favorire l’integrazione sociale e promuovere il contrasto alla povertà.
Il progetto è nato dalla volontà di rendere più agevole l’accesso alle prestazioni previdenziali ed assistenziali erogate dall’Istituto con particolare riguardo a quella fascia di popolazione che vive in condizioni di grave disagio sociale, economico, lavorativo e abitativo, con l’obiettivo di favorire l’integrazione sociale, rimuovendo gli ostacoli che impediscono l’accesso alle prestazioni assistenziali e previdenziali.
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