La RBI esamina i portafogli elettronici dei gestori di veicoli elettrici dopo il fallimento di BluSmart

La Reserve Bank of India sta esaminando attentamente alcuni portafogli digitali associati ai gestori di veicoli elettrici dopo che l'improvviso crollo del più grande servizio di taxi completamente elettrico del Paese ha impedito agli utenti di accedere al denaro associato ai loro conti, hanno affermato fonti a conoscenza della questione. La revisione degli strumenti di pagamento utilizzati nel nascente ecosistema dei veicoli elettrici in India è il risultato dei problemi riscontrati dagli utenti del portafoglio digitale del servizio di ride-hailing basato su app BluSmart. Gli eventi innescati dalle accuse di frode contro l'azienda hanno evidenziato la mancanza di garanzie per gli utenti che caricano denaro nei cosiddetti portafogli a circuito chiuso per effettuare transazioni su app, inclusi servizi correlati ai veicoli elettrici come la prenotazione di corse o l'utilizzo di una stazione di ricarica. La Reserve Bank of India ha avviato consultazioni informali con i gestori di punti di ricarica per veicoli elettrici e altre piattaforme per veicoli elettrici basate su app per valutare i potenziali rischi per i consumatori, hanno affermato le persone, che hanno chiesto di non essere identificate poiché la questione è privata. I cosiddetti portafogli a circuito chiuso, ovvero sistemi di pagamento basati su app che possono essere utilizzati solo all'interno di un'unica piattaforma, si sono proliferati nell'ecosistema dei servizi digitali in rapida crescita dell'India. A differenza dei portafogli a sistema aperto regolamentati dalla RBI , questi non sono monitorati direttamente dalla banca centrale, il che li rende più vulnerabili in caso di guasto della piattaforma. Dopo che migliaia di utenti che avevano precaricato denaro nel portafoglio di BluSmart per prenotare corse aeroportuali e intraurbane si sono ritrovati nell'impossibilità di ottenere un rimborso o di trasferire i fondi altrove, ad aprile l'operatore ha comunicato ai clienti che ci vorranno fino a 90 giorni per restituire il denaro. La RBI non ha risposto immediatamente a una richiesta di commenti via e-mail. Si dice anche che la banca centrale stia valutando un incontro con le parti coinvolte nelle prossime settimane, secondo fonti a conoscenza dei piani. La banca potrebbe proporre l'obbligo di accordi di deposito a garanzia per i saldi dei consumatori, simili a quelli richiesti agli aggregatori di pagamento, per garantire che i fondi rimangano protetti in caso di chiusura di un'azienda. Un'altra idea è quella di estendere alcuni elementi delle linee guida sugli strumenti di pagamento prepagati (PPI) della RBI ai portafogli chiusi su larga scala, hanno affermato le persone. L'ente regolatore non ha ancora preso una posizione formale, ma qualsiasi mossa per sottoporre i portafogli specifici per app a una supervisione più rigorosa potrebbe avere ampie implicazioni per l'economia digitale indiana, dove le piattaforme fanno molto affidamento sui saldi prepagati per creare fedeltà e favorire l'utilizzo ripetuto.